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Sicurezza, Modena va in tv: bottigliate contro la troupe di Fuori dal Coro

di Ginevramaria Bianchi

	L'intervento della polizia locale (foto Mediaset Infinity)
L'intervento della polizia locale (foto Mediaset Infinity)

Dal Novi Sad al parco Ducale: degrado e baby gang con coltelli

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MODENA. Una bottiglia di vetro che vola contro l’obiettivo. Il rumore secco, le minacce, la fuga, la tensione. Il servizio sulla nostra Modena del programma Fuori dal Coro andato in onda mercoledì inizia da qui, dal parco Novi Sad, dove una troupe del programma si è trovata davanti a un gruppo di ragazzi che non gradiva la presenza delle telecamere. I ragazzi, si dice, sono tunisini, e la scena si fa subito elettrica, perché decidono di allontanare i giornalisti tirandogli addosso delle bottiglie di vetro. Attorno, urla e agitazione. E anche se a posteriori uno dei responsabili è stato poi individuato dalla polizia locale, la giornalista non è andata a riconoscerlo.

La rapina a Fossalta
Il servizio continua. Si volta pagina, ma non tono. Si torna su una rapina già nota: bar trattoria Fossalta, via Emilia Est, quando due giovani con il volto coperto (il rapinatore è stato poi arrestato e aveva colpito anche in due farmacie, ndr) sono entrati minacciosi con un coltello, ferendo alla mano il titolare Massimiliano Cavani, che ha provato a difendersi con uno scolabicchieri: «Un tempo era un’area felice e serena – ha dichiarato alla giornalista del programma – Ora, tra spaccio e gang, è tutto cambiato».

Al parco Ducale
Da lì si parte per un percorso tra i parchi e le crepe della città. Parco Ducale: si parla di spaccio, ma si mostra altro. Una scena di sesso in pieno giorno, nel verde dove giocano anche bambini. La giornalista si avvicina, viene cacciata, ma le immagini restano. I passanti, poi, confermano: «Quel ragazzo lì mi fa paura, perché ha un coltello – afferma una signora –. Ha addirittura rubato la collana a una mia amica». «Io qui non vengo mai da sola – conferma un’altra – perché ho troppa paura».

Al parco XXII Aprile

Nuovo giro, nuovo parco: XXII Aprile. A terra resti di cocaina, una bustina che alla giornalista «sembra crack». Ultima tappa: la stazione dei treni. Una residente racconta la routine: «Chiamiamo la polizia tutti i giorni. Si trovano droghe, siringhe. E poi creano tanti disagi anche le baby gang, che di giorno sono in stazione delle corriere, e di notte nel centro città».

Il commento

«Ciò che è stato trasmesso in tv – dichiara il consigliere comunale Luca Negrini (Fratelli d’Italia) – dimostrano quanto la narrazione della sinistra sulla sicurezza cittadina sia completamente scollegata dalla realtà. Ed è l’ennesima conferma di quanto ripetiamo da mesi: la situazione, a Modena, è fuori controllo».