Ucciso dall’auto in fuga dai controlli, Salvini: «Nessuno sconto per i tre criminali»
Il ministro interviene sul tragico incidente mortale che è costato la vita a Bruno Ansaloni, 56 anni, travolto da una Bmw che stava scappando da un posto di blocco
«Nessuna clemenza per chi mette in pericolo la vita degli altri». Parole dure quelle che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha usato per commentare il tragico incidente stradale avvenuta sabato notte a San Giovanni in Persiceto (Bologna), dove ha perso la vita Bruno Ansaloni, residente a Sant’Agata Bolognese.
Cosa è successo
La vittima, di 56 anni, era in macchina con la moglie (ricoverata al Maggiore di Bologna in gravi condizioni) e stava andando a prendere la figlia ad una festa, quando una Bmw che correva a tutta velocità in fuga dai carabinieri li ha centrati in pieno. A bordo del veicolo che stava scappando c’erano due ragazzi, entrambi under 30.
Chi c’era sulla Bmw
Il conducente è un 22enne italiano di seconda generazione residente a Castello d’Argile (Bologna). In base a quanto ricostruito, i tre avevano trascorso insieme il sabato sera al momento in cui si sono imbattuti nei carabinieri di San Giovanni in Persiceto. I militari dell’Arma avevano intimato loro l’alt, ma la Bmw non ha accennato a fermarsi, anzi ha accelerato e si è data alla fuga. I carabinieri li hanno inseguiti per chilometri con sirene spiegate lampeggianti, provando ad allertare gli automobilisti del pericolo. La fuga dell’auto è terminata con l’incidente contro la macchina su cui viaggiava la famiglia Ansaloni. Il conducente risulta avere precedenti di detenzione di droga ai fini di spaccio, gli inquirenti hanno trovato a bordo dell’auto in fuga quantità di cocaina e il conducente sarà sottoposto nelle prossime ore a un test di tipo tossicologico.
Le parole di Salvini
Anche Salvini ha voluto commentare l’accaduto: «Una tragedia immane, una famiglia spezzata dalla folle corsa di tre criminali incoscienti e senza scrupoli. Ora basta. Nessuno sconto, nessuna clemenza per chi mette in pericolo la vita degli altri». Una tragedia che colpisce anche Nonantola, dove la famiglia era molto conosciuta: «Avevano un banco di frutta e verdura che stazionava ogni mattina in via Mavora, ad angolo con via Di Vittorio» ha fatto sapere il sindaco Tiziana Baccolini, che poi ha aggiunto: «Sono molto dispiaciuta, faccio le mie sentite condoglianze». Rimangono gravi, al momento in cui andiamo in stampa, le condizioni della moglie di Ansaloni, ricoverata all’ospedale Maggiore di Bologna a seguito delle ferite subite nell’impatto violentissimo.
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