Gazzetta di Modena

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Il delitto di Garlasco

Garlasco, Fabrizio Corona e la cena con l’avvocato di Stasi a Modena: «Non mi parla più perché ho detto una verità»

di Ginevramaria Bianchi

	Fabrizio Corona nella trasmissione Youtube "Falsissimo"
Fabrizio Corona nella trasmissione Youtube "Falsissimo"

In una nuova puntata di “Falsissimo”, sul suo canale Youtube, si riparla della serata con De Rensis all’Acetaia Sereni di Marano sul Panaro, prima di un viaggio a nei luoghi del delitto per incontrare, o cercare di farlo, Andrea Sempio, le gemelle Stefania e Paola Cappa e il padre Ermanno

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MODENA. I colli modenesi non dimenticano. E nemmeno Fabrizio Corona, che torna all’attacco nella seconda puntata del suo programma YouTube “Falsissimo” con un nuovo capitolo sul giallo di Garlasco: lo fa in modalità «true detective», recandosi nei luoghi del delitto per incontrare, o cercare di farlo, i protagonisti di questa nuova pagina sul delitto di Chiara Poggi: da Gianni Bruscagin, il “supertestimone” delle Iene, all’indagato Andrea Sempio, fino alle gemelle Paola e Stefania Cappa e loro padre Ermanno. Un nuovo capitolo che continua a lambire anche la provincia di Modena.

La cena con l’avvocato di Alberto Stasi

Con tono deciso, Corona rivela un retroscena inaspettato proprio ad inizio puntata: il silenzio glaciale di Antonio De Rensis, l’avvocato difensore di Alberto Stasi. «L’avvocato De Rensis da quel giorno non mi parla più. È arrabbiato. Perché? Perché ho detto una verità», attacca Corona senza esitazioni. Ma quale verità? Il riferimento è chiaro: la cena privata all’Agriturismo Acetaia Sereni, a Marano sul Panaro, location modenese esclusiva già teatro – secondo quanto dichiarato da Corona nella prima puntata – di confidenze “esplosive”. Fu lì, tra calici di vino e piatti gourmet, che l’avvocato avrebbe preso da parte Corona e gli avrebbe confidato: “Fabrizio, è da tanto che ti cerco. Il caso di Garlasco verrà riaperto. Stasi è innocente”.

Cos’è successo dopo la rivelazione

Una frase che, riportata pubblicamente con tanto di video testimonianza, ha avuto un effetto ben diverso da quello sperato. «De Rensis non mi cerca più, parla con tutti tranne che con me. È arrabbiato perché ho detto una verità: è stato lui a fare per anni indagini private illecite ottenendo grossi risultati, che ha dato al procuratore», insiste Corona. «De Rensis, che ci aveva cercato – come vi abbiamo mostrato nelle immagini – adesso parla con tutti, va in tutte le televisioni, litiga con tutti, fa share. Questo è il potere della televisione. Sostanza, niente: supposizioni, teorie. Con me, invece, è scomparso».

La bolla mediatica e la ricerca della verità

«Questa inchiesta – incalza Corona –  è diventata solo un’enorme bolla mediatica. Noi di “Falsissimo” facciamo qualcosa di diverso, cerchiamo di darle sostanza. Perché se dovessero restare così le cose, se non dovessero esserci nuovi colpevoli o un nuovo processo, l’unica verità fattuale che rimarrà nell’immaginario collettivo sarà che Stasi si è fatto anni di galera da innocente, mentre le sorelle Cappa e Andrea Sempio sono i colpevoli impunti e soffriranno di una grandissima gogna mediatica come stanno soffrendo adesso». Insomma, Corona sembra non voler arretrare di un millimetro. Anzi, rilancia. Il suo racconto resta in bilico tra la verità giudiziaria e il teatro digitale, ma è chiaro che le sue dichiarazioni stanno lasciando il segno. E Modena – o meglio, quella serata tra vigneti e tavole imbandite – resta al centro del mistero.