Gli amici ricordano Stefano Gibellini, morto sul camion: «Era ben voluto da tutti»
L'uomo di Savignano ha perso la vita in un incidente all'altezza di Ponte Chiozzo, sulla Fondovalle
SAVIGNANO. «Quando mi hanno chiamato per comunicarmi la morte di Stefano non riuscivo a crederci. Era come un fratello maggiore, lo conoscevo da quando ero bambino». È una voce rotta dalla commozione e il ricordo che rivive, d’improvviso, decine di aneddoti legati all’amico scomparso. Si tratta di un collega di Stefano Gibellini, il savignanese che ha perso la vita mercoledì pomeriggio a bordo di un camion che trasportava cemento in polvere: è fuoriuscito di strada e si è ribaltato nel tratto pavullese all’altezza di Ponte Chiozzo. Il mezzo si è ribaltato finendo con le ruote all’insù, schiacciando la cabina del guidatore, morto sul colpo per i traumi dell’impatto.
Il ricordo
«La vita riserva tragiche sorprese a cui non si è mai preparati. Ho perso un grande amico – dice l’amico – che è venuto a mancare proprio mentre stava lavorando: fare l’autotrasportatore era la sua grande passione, aveva un’attività ben inserita nel settore. Conosco poche persone che hanno la stessa passione di Stefano, lui era tra i più bravi autotrasportatori che io conosca, era titolare della ditta Autotrasporti Gibellini. “Se vuoi fare questo mestiere devi faticare tanto, ma ti darà grandi soddisfazioni”. Così mi disse quando, da ragazzo, decisi di inserirmi in questo settore. Lui è stato un faro, mi ha formato, sarò sempre grato per ciò che ha fatto per me. Lo conoscevo da quando ero un bambino, era stato un collega di mio zio. Poi ho avviato la mia attività, grazie agli anni di formazione a fianco di Stefano, che col tempo è diventato un grande amico. Era un punto di riferimento per tutti, era benvoluto a Savignano e tra i colleghi del settore».
I momenti insieme
Ricorda inoltre i momenti insieme all’amico: «Era disponibile, burbero solo all’apparenza, dal cuore grande e con un parola di conforto per tutti. Nel momento del bisogno sapevo che su Stefano potevo sempre contare, si faceva in quattro per gli amici. Ricordo i suoi racconti, le mille avventure che ha vissuto a bordo dei camion, i tanti chilometri percorsi e le innumerevoli persone conosciute. Queste storie da bambino mi folgorarono, e che tuttora custodisco ben impresse nella mia mente. Stefano era una brava persona, se n’è andato troppo presto. Mi unisco al cordoglio della famiglia», conclude l'amico.
Il cordoglio
Gibellini lascia la moglie Gabriella e la figlia Federica. Anche l’Amministrazione di Savignano «rivolge le più sentite condoglianze e si stringe attorno al dolore della famiglia per la tragica scomparsa del nostro compaesano». l