Morta soffocata da un boccone: «Sconvolti, è stato fatto di tutto per salvarla»
Cordoglio per Paola Stabellini, deceduta a 53 anni, con la comunità di San Felice sotto shock. Il titolare della pizzeria Biskero: «Manovra di Heimclich, defibrillatore, massaggio cardiaco e 118, ciascunoha fatto tutto il possibile»
SAN FELICE. «È stata una cosa sconvolgente per tutti, anche per noi gestori del locale. Ma davvero hanno tentato il tutto per tutto per salvarla: un secondo dopo il malore, gli operatori erano già lì a soccorrerla». È ancora scosso Simone Gavioli, titolare della pizzeria Biskero di San Felice (adiacente il Kakao Cafè, sempre in via Circondaria 40) teatro della tragedia che sabato sera – 6 settembre – è costata la vita alla 53enne Paola Stabellini: è rimasta soffocata da un boccone mentre mangiava la pizza, e a nulla sono valsi i soccorsi, nonostante siano stati davvero tempestivi.
La tragedia
È successo verso le 19.30, nell’ambito di quella che doveva essere una serata spensierata organizzata dai volontari del Centro Ancora, legati alla Croce Blu di San Felice, che si occupano di assistenza alle persone disabili. Tra queste c’era Paola Stabellini, originaria di Mirandola e ospite quattro giorni alla settimana (ma solo per delle mezze giornate) della casa di riposo Augusto Modena di San Felice. Era infatti costretta su una sedia a rotelle, ma ancora con una sua autonomia, per quanto bisognosa di supporto. «Una persona meravigliosa» la definisce chi la conosceva, per il suo carattere gioioso.
Erano in due tavolate, una trentina di persone circa, con un’ampia presenza di assistenti (rapporto più di uno a due). Per questo quando la 53enne ha accusato il malore, i soccorsi sono stati immediati: due operatori che fanno anche emergenza sono intervenuti immediatamente praticandole la manovra di Heimlich. Ma non ha dato effetto: il boccone era finito troppo nel profondo, e a causa del soffocamento Paola è andata in arresto cardiocircolatorio. Le è stato praticato subito il massaggio cardiaco, hanno continuato a farlo gli operatori del 118 sopraggiunti, ma non c’è stato niente da fare: il medico si è dovuto arrendere e constatare il decesso. Sul posto sono giunti i carabinieri per le verifiche di competenza, poi la salma verso le 22.30 è stata affidata alle onoranze (Paltrinieri e Arkadi di San Felice) per il trasporto a Modena in Medicina legale: data l’evidenza della causa di morte, non dovrebbe essere eseguita l’autopsia, potrebbe bastare un esame esterno.
Le reazioni
La tragedia è stato uno choc per il Centro Ancora e la casa di riposo: Paola era una figura molto conosciuta e amata, e a tavola, dove era autosufficiente, non aveva mai avuto episodi di questo tipo. Lascia due sorelle, insieme agli altri famigliari. «È stato un fatto sconvolgente anche per noi» sottolinea Simone Gavioli, gestore del Biskero che ha aperto il 28 marzo scorso all’ombra della Rocca. «Quello che posso dire – continua – è che i soccorsi sono stati di una tempestività assoluta: un soccorritore era di fianco a lei, ed è subito sopraggiunto anche un altro. Hanno praticato la manovra di Heimlich e tutte le tecniche di rianimazione possibili. Siamo andati anche a prendere il defibrillatore che c’è qui all’angolo in attesa del 118, che è comunque arrivato in pochissimo tempo. Davvero, è stato fatto tutto il possibile, dalla A alla Z». «È una tragedia improvvisa che ha colpito profondamente l’intera nostra comunità – commenta il sindaco Michele Goldoni – come amministrazione comunale siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore, e le porgiamo le nostre più sentite condoglianze».
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