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Caos nuova bolletta dei rifiuti: ecco come calcolare i conferimenti “extra”

di Luca Gardinale
Caos nuova bolletta dei rifiuti: ecco come calcolare i conferimenti “extra”

Tariffa puntuale al posto della Tari, come funziona? Il nuovo sistema premia i cittadini virtuosi ma non mancano le polemiche: «Poco comprensibile»

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MODENA. La buona notizia è che c’è ancora un po’ di tempo (tre mesi abbondanti) per capire come funziona e adeguarsi prima della partenza del meccanismo premiante - o punitivo, dipende da come la si vuole leggere... - che prevede un costo extra in bolletta per chi sfora sui conferimenti di rifiuti indifferenziati. E poi, per chi avesse dubbi - tanti cittadini, a giudicare dai commenti arrivati via mail e sulle pagine social della Gazzetta - il Comune organizzerà a partire da ottobre una serie di appuntamenti nei quartieri.

La nuova tariffa

Al centro c’è la nuova Tariffa corrispettiva puntuale sui rifiuti, che in città è partita a gennaio scorso, sostituendo la vecchia Tari, anche se il pagamento dei conferimenti extra per chi non rispetta i limiti previsti per ogni nucleo familiare scatterà dal 2026. Nella prima bolletta della nuova Tariffa, che in questi giorni sta arrivando ai modenesi e che riguarda il periodo gennaio-aprile 2025, però, c’è già l’indicazione di quanti rifiuti indifferenziati sono stati prodotti e gettati, con l’obiettivo di far abituare i cittadini al nuovo sistema prima che partano i pagamenti dei conferimenti extra.
«Numeri poco chiari»
Indicazione che, come fanno notare tanti cittadini via mail e via social, non è immediatamente comprensibile, anche perché il calcolo sugli sforamenti per i primi quattro mesi dell’anno - posto che si tratta di un calcolo parziale, dal momento che il dato che conta sarà quello sull’intero anno - è indicato in litri di rifiuto indifferenziato e non in numero di sacchi che abbiamo gettato. Nella foto qui sopra è riportata la prima pagina della nuova bolletta, con un esempio del nuovo sistema di calcolo e di come saranno riportati da ora in poi i dati sui rifiuti indifferenziati conferiti.

Divisione per 30 o 40

Uno schema non immediatamente comprensibile, come fanno notare tanti cittadini, che chiedono come calcolare il numero di conferimenti extra che abbiamo effettuato e di conseguenza quanto dovremo pagare in più rispetto alla tariffa base. Ebbene, per arrivare al numero di conferimenti in eccesso è necessario prendere il numero dei litri extra conferiti, indicati nella bolletta con il colore azzurro, e dividerli per 30 - il contenuto massimo di un sacco in litri - se gettiamo l’indifferenziato nel cassonetto, mentre chi ha la raccolta porta a porta anche per l’indifferenziato e lo getta nelle “pattumelle” deve dividere il numero dei litri indicati in bolletta per 40. A questo punto, abbiamo il numero di conferimenti in eccesso di rifiuti indifferenziati rispetto al massimo previsto per il nostro nucleo familiare: ognuno dei sacchi gettati in eccesso costerà 1,65 euro di “penalità” oltre alla tariffa base.

Limiti per famiglia

Ma quanti sono invece i conferimenti massimi previsti per ogni famiglia per non pagare di più rispetto alla tariffa base? La risposta viene dalla composizione del nucleo familiare, come riportato nella tabella in alto: le famiglie con un solo componente possono gettare fino a 20 sacchi di rifiuti indifferenziati in un anno, quelle con due persone ne hanno 28 disponibili, quelle di tre componenti 32, mentre se le persone sono quattro il limite è di 36 conferimenti in un anno, che salgono a 40 per le famiglie di cinque o più persone. Tutto questo sarà spiegato nuovamente ai cittadini che hanno dubbi negli incontri pubblici che il Comune organizzerà a partire da ottobre.