Uccide la moglie e si suicida lanciandosi dalla finestra
Tragedia in via Saietti a Castelfranco, nell’abitazione di un’anziana coppia: l’allarme è scattato quando l’uomo è stato visto precipitare a terra, poi la drammatica scoperta da parte dei carabinieri. Si indaga sui motivi del gesto
CASTELFRANCO. Tragedia nel pomeriggio di oggi – martedì 7 ottobre – in via Saietti a Castelfranco, al civico 8, dove vive un’anziana coppia: il marito, un uomo di 92 anni, ha ucciso la moglie 88enne e si è suicidato lanciandosi dalla finestra. A causarla, con ogni probabilità, una malattia silente e insidiosa come l’Alzheimer, che a poco a poco si è presa lei, rendendo la vita insopportabile anche a lui.
Chi sono le vittime e cos’è successo
Si chiamavano Enzo Manzini e Maria Capitati. Il dramma famigliare si è consumato nella palazzina in via Saietti 8, una laterale del centralissimo Corso Martiri. Abitavano lì da poco, due o tre anni, in un appartamento a piano terra. Erano le 15.30 circa quando lui si è lanciato dal secondo piano, morendo sul colpo nell’impatto col selciato. Era salito nel vano scale e si è gettato dalla finestra. Siamo in centro: i passanti sconvolti hanno dato subito l’allarme, il 118 è arrivato in pochissimi minuti ma è stato chiaro subito che non c’era niente da fare. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri di Castelfranco: pochi dubbi, a fronte della dinamica, che si trattasse di un suicidio. Ma inizialmente non era chiaro di chi si trattasse e da dove si fosse gettato. Dagli appartamenti al secondo piano infatti non si era buttato nessuno. Poi si è capito che si trattava dell’anziano che abitava al piano terra con la moglie. Ma, suonando, nessuno apriva la porta dall’interno. È stato forzato l’ingresso ed è apparsa tutta la portata della tragedia: la signora Maria giaceva sul divano del soggiorno tutta insanguinata, sgozzata da un unico deciso colpo alla gola sferrato con un grosso coltello da cucina, rinvenuto lì. Nessuna possibilità di soccorso neanche per lei. Da subito si è fatta strada l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Ma è stato necessario analizzare a fondo lo scenario per scongiurare che potesse esserci stato l’intervento di una terza persona.
Le indagini
Sul posto sono giunti anche i carabinieri del Nucleo Investigativo di Modena, con il reparto scientifico che ha svolto tutti i rilievi. All’esterno ovviamente la strada è stata transennata, mentre tra i passanti si diffondeva la voce di non uno ma due morti in quella casa, tra lo sgomento. Analizzando l’appartamento è emerso chiaramente che di lì non erano passate terze persone. La doppia tragedia che si era consumata era dunque inter famigliare. E a stretto giro si è arrivati alla ricostruzione più plausibile dell’accaduto: Enzo aveva accoltellato alla gola la moglie mentre era sdraiata sul divano. Non c’erano segni di collutazione in casa, quindi forse lei non se n’è neanche accorta. Come lui avrebbe voluto, per risparmiarle lo choc. Forse stava dormendo, e lui ha pensato che quello era il momento giusto. Sicuramente non è passato molto tempo da quando l’ha uccisa a quando ha compiuto l’estremo gesto. Potrebbe essere stato anche subito dopo. Il dato certo è che è uscito dall’appartamento a piano terra, è andato nell’androne di fianco ed è salito sulla scala che porta al secondo piano. E qui, da una finestra del vano scale, si è gettato nel vuoto picchiando la testa sul selciato. Il trauma cranico è stato devastante, come di uno che si lanci di testa per morire, senza cercare nessuna protezione con altre parti del corpo nella caduta. Sul posto è giunto anche il pm Giulia Stignani: la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, che verrà però subito chiuso per morte del reo, perché non c’è nessun dubbio che a uccidere sia stato il suicida. Ultimati i rilievi, verso le 20 le due salme sono state recuperate dalle onoranze di Gianni Gibellini (sono stati necessari due mezzi per il trasporto) e condotte in Medicina legale, per gli accertamenti del caso.
Il commento del sindaco
Anche il sindaco di Castelfranco, Giovanni Gargano, si è immediatamente recato sul posto, non appena appresa la notizia. «La nostra comunità è profondamente scossa dalla tragedia avvenuta – il suo commento, affidato ad un post su Facebook –. Rivolgiamo un pensiero di cordoglio a nome di tutta la città alla famiglia, oltre che il massimo supporto, nei limiti di quanto è competenza dell'Amministrazione, alle forze dell’ordine e ai cittadini dell’area coinvolti. Confidiamo nel lavoro dei carabinieri e dell’autorità giudiziaria per fare piena luce su quanto accaduto e dare risposta a ciò che ha mosso questo episodio».