Ritrovato il cane dopo la rapina: «Finalmente Rambo torna a casa»
Il proprietario descrive l’angoscia a seguito dei fatti di Corlo di Formigine
FORMIGINE. Finalmente Ahmed ha di nuovo al suo fianco Rambo, il suo cucciolo di rottweiler. Dopo più di due mesi di incertezze, il ragazzo ha riavuto il suo amico a quattro zampe. «Non ho mai smesso di lottare per il mio cane, Rambo e io siamo inseparabili», ha detto Ahmed.
Prima la rapina, poi l’angoscia
A inizio agosto, ci fu la rapina a Corlo di Formigine. Il proprietario del cane, Ahmed, aveva affidato il cucciolo ad amici, per il periodo di un suo viaggio lontano da casa. E proprio in quei giorni, una sera a Corlo, la compagnia di amici è stata avvicinata da due uomini in via Corletto, nei pressi della scuola materna Madonna della Neve.
I due uomini si sono avvicinati con fare minaccioso, con una mazza da baseball di metallo e una pistola. Insieme a loro, un pastore belga libero senza guinzaglio.
L’intimidazione aveva uno scopo preciso: nel mirino dei due non vi erano telefono e portafoglio, bensì il cucciolo di cane, un rottweiler di circa sei mesi. La situazione pericolosa ha fatto allontanare rapidamente il gruppo di ragazzi. È partito un inseguimento e nella fuga, mentre i due cani hanno seguito i proprietari, anche Rambo è scappato spaventato. Da quella sera di agosto, il cucciolo è sparito e di lui non si è avuta più traccia.
L’uomo armato ha trovato il cucciolo di rottweiler, affermando di esserne il proprietario, portandolo via a bordo della macchina nera in compagnia del complice.
Il padrone, appena informato delle dinamiche, ha cercato di risalire all’identità dei rapinatori e soprattutto alla condizione del suo cane.
«Volevo riaverlo a tutti i costi»
«Non essendo presente mi sentivo impotente, e sconfortato. Ho cercato di reagire e non farmi mai sopraffare dalla negatività della situazione, anche se non avrei mai pensato di ritrovarmi in queste dinamiche», ha raccontato il giovane. Ha poi agito senza mai perdersi d’animo: prima ha sporto denuncia alla Questura di Modena, poi il racconto sui social e sul nostro quotidiano. «Da agosto, per me sono stati due mesi di allerta e attesa – ha svelato Ahmed – Ho pensato che al mio cane potesse essere accaduto il peggio, volevo a tutti i costi riaverlo indietro».
Sempre in stato di allerta, con l’incognita come pensiero fisso. All’improvviso, si è ritrovato senza il proprio cucciolo.
Una delle ipotesi dietro alla rapina era l’estorsione di denaro al proprietario, o la vendita dell’animale, un cane di razza spesso utilizzato illegalmente per scommesse e altri scopi.
La luce in fondo al tunnel
Poi due giorni fa, la telefonata dei carabinieri di Casalgrande: per Ahmed, è stato vedere la luce in fondo al tunnel. Il giovane ha riportato Rambo, in buono stato di salute.
«È cresciuto tantissimo in questi due mesi», ha affermato Ahmed, che da tanto aspettava di vivere questo momento. «Mi è mancato incredibilmente, io e lui siamo inseparabili: ora, dopo un lungo periodo, Rambo è tornato a casa».
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