Gazzetta di Modena

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Il caso si riaccende

Le campane di Montale sono state spente di nuovo: cittadini in rivolta

di Mattia Vernelli

	La chiesa di Montale e il suo campanile
La chiesa di Montale e il suo campanile

A Castelnuovo torna la polemica e parte l’ennesima petizione per “salvare” il campanile della chiesa

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CASTELNUOVO. Le campane di Montale sono state di nuovo spente. Il caso era già andato alla ribalta delle cronache, anche nazionali, a marzo scorso: una famiglia aveva lamentato il disturbo della quiete pubblica, infastidita dal suono, sia la notte che durante il giorno.

Si riaccende la polemica
Don Andrea Gianelli, per calmare le acque, aveva spento le campane. Una scelta che ha suscitato l’effetto opposto: un comitato di cittadini si era costituito per ripristinare i tanto amati rintocchi. Da lì si erano susseguiti tavoli tra amministrazione comunale, comitato, e la famiglia che si sentiva “lesa”, per poi arrivare a un accordo: le campane avrebbero dovuto suonare quattro volte al giorno: alle 8, 12, 16 e 20. 

Le parole del don
«Non è possibile programmarle solo quattro volte al giorno – spiega don Andrea Gianelli – i tecnici hanno svolto un sopralluogo e mi hanno spiegato che l’unica predisposizione possibile è la cadenza “classica” dei rintocchi ogni mezz’ora. Quindi, per il quieto vivere, abbiamo convenuto per lo spegnimento». Una decisione non gradita ai residenti: così come sei mesi fa, è stata lanciata una petizione, con queste motivazioni: «L’orologio del campanile di San Michele Arcangelo — quello che da secoli scandisce le ore con il suono delle campane — è stato nuovamente spento per decisione della diocesi, che ha scelto di assecondare, dopo interminabili polemiche, le richieste di un singolo individuo che non rappresenta in alcun modo la comunità. Un paese intero, che in quel suono ritrova casa, memoria e identità, si è così visto imporre il silenzio: non come frutto del dialogo, ma come conseguenza del volere di uno solo su migliaia di persone», concludono i cittadini.


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