Gazzetta di Modena

Modena

Il caso modenese

Baby gang, stoccata di Vannacci a Camporota: «Assurdo difendere i delinquenti»

di Ginevramaria Bianchi
Baby gang, stoccata di Vannacci a Camporota: «Assurdo difendere i delinquenti»

Il generale ed europarlamentare risponde all’assessora alla Sicurezza del Comune di Modena: «Lei vive in quartieri alti e mangia quinoa… Non ha una figlia che di notte attraversa a piedi la stazione»

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MODENA. L’assessora alla Sicurezza Alessandra Camporota aveva detto che «pensare di risolvere i problemi inasprendo i reati o riempiendo le carceri di minori è un errore». «Meglio – aveva aggiunto – i progetti, la cultura, l’aggregazione». Parole, queste, che non sono passate inosservate, perché c’è qualcuno che ha avuto qualcosa da ridire.  E quel qualcuno è Roberto Vannacci, che sui suoi profili social ha commentato così le dichiarazioni dell’assessora: «La sinistra che si schiera dalla parte dei delinquenti. Camporota, forse, vive nei quartieri alti e mangia quinoa: non ha una figlia che rientra di notte alla stazione di Modena e che deve percorrere a piedi le strade dove si consumano ogni giorno rapine, furti, molestie e stupri. Invece di evocare la sovrastima di un fenomeno che esiste ed è sofferto dalla popolazione di cittadini onesti, faccia l’assessore e risolva il problema».

Cosa è successo

Ma come siamo arrivati questo? Tutto nasce mercoledì sera alla Tenda, durante la serata “I guerrieri della notte”, promossa da Urbaner. Sul palco, insieme al rapper e scrittore Amir Issaa, Camporota aveva riflettuto su giovani, sicurezza e percezione. «Sovrastimare certi fenomeni, come fanno talvolta gli organi di informazione con titoli molto aggressivi o semplificazioni, rischia di essere pericoloso — ha detto —. La superficialità nell’affrontare questi temi crea allarme e non aiuta a capire. Molti ragazzi si aggregano in modo spontaneo e fluido. Non parliamo di bande strutturate. Vederli insieme, rumorosi e sfrontati, non significa trovarsi davanti a una baby gang». E aveva chiuso così: «Spesso bastano sguardi o atteggiamenti per generare diffidenza, ma questo non vuol dire che siamo di fronte a fenomeni criminali organizzati. Occorre distinguere bene un eventuale allarme dall’emergenza».

La reazione di Vannacci

Dichiarazioni che hanno scatenato la reazione del generale Vannacci, che accusa l’assessora di minimizzare la criminalità e di giustificare chi delinque. Infatti, ha aggiunto: «Potrebbe invitare a casa sua i giovani disagiati a cui fa riferimento per impartire loro lezioni di buona educazione e di senso civico... Chi delinque deve essere messo in condizioni di non nuocere. Basta giustificazionismi».