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La tragedia

Beniamino, morto mentre portava il figlio a scuola: «Ho provato in ogni modo a salvarlo»

di Gabriele Farina

	Beniamino Malavasi aveva 51 anni
Beniamino Malavasi aveva 51 anni

Ahtesham Bashir Tarar è stato il primo a chiedere aiuto per soccorrere Malavasi, il 51enne dipendente comunale a Carpi colto da un malore nella propria auto: «Con un mio amico abbiamo seguito le istruzioni del 118 in attesa di ambulanza e automedica, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare»

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CARPI. «Ho provato a salvare Beniamino, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare». A parlare è il residente che ha visto l’auto ferma in via Atene lunedì mattina – 3 novembre – prima della scuola. Dentro c’era Beniamino Malavasi, dipendente comunale a Carpi, marito e padre di tre figli. Aveva 51 anni.

La testimonianza del soccorritore

Il residente si chiama Ahtesham Bashir Tarar e ha descritto la scena sui social. «Sono stato io a chiamare il 118 insieme a un mio amico – ha ripercorso – Vivo proprio di fronte alla scuola primaria e stavo uscendo per andare al lavoro quando ho notato la macchina ferma di traverso. Ci siamo avvicinati per capire cosa stesse succedendo e abbiamo visto il signore con la testa abbassata. Ho subito aperto la portiera e provato a parlargli ma purtroppo non rispondeva. Dietro c’era il suo bambino che ha iniziato a piangere appena mi ha visto. Ho spiegato tutto al 118 abbiamo provato a tirarlo fuori e a seguire le istruzioni che ci davano ma purtroppo non respirava più». La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto ambulanza e automedica. «L’ambulanza è arrivata molto velocemente in pochi minuti ma non c’è stato nulla da fare», ha aggiunto Bashir Tarar. «La cosa che mi ha colpito e rattristato è che c’era tanta gente lì ma nessuno aveva ancora chiamato i soccorsi – ha concluso il residente – Forse era già lì da tempo, non lo sapremo mai. Voglio solo dire che in certi momenti è importante fermarsi e intervenire anche solo per chiamare aiuto. Condoglianze sincere alla famiglia».

Il lavoro in Comune e la scrittura

Le condoglianze sono state rinnovate da lavoratori carpigiani e scrittori che vivono in varie parti d’Italia. Malavasi lavorava al servizio Ambiente del Comune di Carpi ed era appassionato di cultura e di scrittura. Ha curato un volume su Lucrezia Borgia per la collana Historicum di Pluriversum Edizioni con l’autrice toscana Serena Nencioni. Aveva fondato il circolo culturale Fozio, dal nome del teologo romano del nono secolo dopo Cristo. Tra gli autografi più preziosi raccolti quelli di Gianrico Carofiglio e Alberto Angela. «Beniamino partecipava sempre agli eventi culturali cittadini, riprendendoli con il suo cellulare e diffondendoli sul suo sito e sui suoi profili social – ha ricordato il divulgatore carpigiano Giovanni Taurasi – chiedendo sempre peraltro il permesso di farlo agli organizzatori (tra cui a volte figuravo anche io e per questo lo so bene). Mi mandava anche spesso il link delle riprese di quelli che sapeva interessarmi e che mi ero perso e immagino lo facesse con altri. Ma la sua presenza non si limitava a questa attività volontaria, di per sé già molto preziosa. Interveniva con domande e commenti sempre molto pertinenti e competenti. Era un lettore appassionato». Una qualità riconosciuta dagli scrittori che ieri hanno lasciato un messaggio di ricordo, esprimendo le condoglianze alla famiglia, per cui si stanno attivando i colleghi di Beniamino. La salma è stata affidata alla medicina legale del Policlinico di Modena per dare una risposta al malore che gli è stato fatale. «Alla prossima presentazione di un libro, molti di noi penseranno a quella sedia vuota in prima fila e a una persona di valore che ci mancherà – ha concluso Taurasi – Fai buon viaggio Beniamino, se mi permetti di darti del tu per l’ultima volta».

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