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Il caso

Ravarino, polemica sul centro islamico all’ex cinema: «Nessuna moschea, ma si pregherà»

di Manuel Marinelli
Ravarino, polemica sul centro islamico all’ex cinema: «Nessuna moschea, ma si pregherà»

Il sindaco Rebecchi ha risposto alle preoccupazioni dei cittadini della frazione Rami: «Nessun problema per viabilità e parcheggi»

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RAVARINO. «Ci saranno piccoli momenti di preghiera, così come accade anche nelle parrocchie. Ma non sarà una moschea». Non si placano le polemiche attorno alla riqualificazione dell’ex cinema Cristallo a Rami di Ravarino, dove sorgerà la nuova sede dell’associazione culturale islamica Alwhda, nuova proprietaria della struttura dallo scorso maggio.

Il caso

Negli scorsi giorni i responsabili dell’associazione e il sindaco Maurizia Rebecchi hanno incontrato i cittadini di Rami di Ravarino per spiegare nuovamente che «non si farà una moschea», dice il sindaco, «ma potranno esserci momenti di preghiera. L’incontro con i cittadini è stato molto interessante, con tante domande e tanta curiosità. Si è aperto un dialogo con l’associazione che magari non tutti conoscevano, il che è assolutamente positivo e costruttivo. I responsabili di Alwhda hanno potuto spiegare cosa hanno intenzione di fare, ovvero trasferire la loro sede attuale all’ex cinema. Ci saranno corsi di arabo e di italiano, negozi e un appartamento al piano superiore».

Le preoccupazioni

A destare particolare preoccupazione in chi vive nelle immediate vicinanze dell’ex cinema è in particolare la questione viabilità: i residenti temono che l’afflusso di fedeli musulmani congestioni traffico e parcheggi in zona. «Abbiamo chiarito che si tratta di un’associazione con 50 iscritti - continua il sindaco - contano di allargarsi ma sono numeri contenuti. I parcheggi ci sono, la dotazione c’è sia sul lato che sul retro. Poi a 50 metri c’è una piazza con decine di posti auto. Ribadisco: non si farà una moschea e non vi saranno problemi».

La risposta dell’associazione culturale

Sul tema interviene anche Abdelmajid Abouelala dell’associazione culturale Alwhda, presente all’incontro dell’altra sera. «Abbiamo spiegato alla cittadinanza di Ravarino che la nostra associazione è qua dal 2015, e non ha mai creato problemi. La nostra sede attuale è molto piccola, abbiamo molte iniziative da fare, scuole arabe per i nostri figli e tanto altro. Gli spazi non bastano: ci sono 40 bambini e non possiamo pensare di fare tutti in 40 metri quadri. Noi siamo già molto integrati e non abbiamo mai avuto problemi con nessuno, vogliamo solo cambiare sede. Moschea? Assolutamente no, farla richiederebbe un percorso completamente diverso. Non è questo il caso».

I dettagli della riqualificazione

Abouelala ha spiegato anche i prossimi passi della riqualificazione: «L’immobile lo abbiamo acquistato a maggio del 2025, ora per stralci inizieremo a ristrutturare e nel mentre ci trasferiremo. Contiamo di farlo in primavera. Le nostre stime sulla spesa per la riqualificazione sono di circa 250mila euro. Non mi danno fastidio le polemiche, non abbiamo problemi e siamo felici di dialogare. Faremo sempre le stesse cose e non sarà affatto una moschea», conclude.