Lavori finiti: riapre il ponte di Olina, ma le auto non passeranno più
Stop al traffico per tutelare il gioiello architettonico che dal 1522 unisce le sponde del torrente Scoltenna di Pavullo e Montecreto, sull’antica via che da Modena conduce a Pistoia: si potrà percorrere solo a piedi o in bicicletta
PAVULLO. Sono terminati i lavori di recupero del ponte di Olina, gioiello architettonico che dal 1522 unisce le sponde del torrente Scoltenna di Pavullo e Montecreto, sull’antica via che da Modena conduce a Pistoia.
L’inaugurazione
Giovedì 11 dicembre alle 11 si terrà l’inaugurazione ufficiale del completamento dei lavori e l’apertura al pubblico del ponte. Che però, come preannunciato ormai da tempo, non sarà più percorribile in macchina. A dare la notizia è il sindaco di Pavullo, Davide Venturelli: «Grazie a un nuovo finanziamento da 150mila euro stanziato dal ministero della Cultura, è stato possibile concludere gli interventi di messa in sicurezza del ponte di Olina». Il cammino per arrivare al risultato è stato lungo, e fatto anche di imprevisti: «Il decreto interministeriale per il restauro e il consolidamento risale al 2020 – ricorda Venturelli – mentre il cantiere era stato avviato nel 2022 grazie a un primo stanziamento di 400mila euro. L’aumento dei costi dei materiali nel periodo post-Covid aveva però impedito il completamento delle opere, rese ora finalmente possibili grazie al contributo aggiuntivo recentemente ottenuto. Un ringraziamento va all’architetto Bonassisa, alla Soprintendenza dei Beni Culturali e ai cittadini di Olina per la preziosa collaborazione durante tutto il percorso».
Stop alle auto
Quindi, la svolta sulla percorrenza: «Con la riapertura, l’accesso al ponte sarà consentito esclusivamente a pedoni e biciclette: una scelta necessaria per salvaguardarne la stabilità, messa a dura prova negli anni dal traffico veicolare prima della chiusura». Sul ponte infatti passavano anche veicoli molto pesanti, che hanno contribuito al degrado della struttura, oltre all’azione erosiva delle piene dello Scoltenna e a quella dei rampicanti. Ora la decisione, auspicata da tanti, di questa tutela per uno dei beni storico-culturali più importanti del territorio.
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