Senzatetto al cimitero di San Cataldo, la denuncia: «Cancelli sempre spalancati»
Mattia Meschieri, rappresentante del comitato “Modena merita di più”: «Ecco come fanno ad entrare per restare a dormire». Il Comune replica: «Sono aperti perché sono stati forzati»
MODENA. I cancelli del cimitero monumentale di San Cataldo di Modena la notte rimangono aperti. Lo avevamo scritto sulla Gazzetta di Modena dello scorso giovedì, riportando la denuncia fatta dai fioristi dei chioschi del piazzale davanti ad uno degli ingressi del camposanto, dopo aver scoperto che i loculi vuoti del principale cimitero della città, la notte, diventano giacigli per molti senza tetto. Quanto affermato dai fioristi è stato così confermato anche da Mattia Meschieri del comitato “Modena merita di più”, che, in un post sulla pagina Facebook “L’insolente” ha pubblicato un video in cui racconta il suo tour nel camposanto cittadino intorno all’una della notte tra venerdì e ieri.
La denuncia
Quello che si vede ripreso nel video è molto chiaro, «sia il cancello piccolo che affaccia sul piazzale antistante al cimitero, poco lontano dall’ingresso del centro di accoglienza Porta Aperta– riferisce Meschieri – che quello grande e principale che si apre sulla trafficata strada San Cataldo, a pochi metri dall’ingresso della tangenziale, sono spalancati in piena notte. Ma c’è di più – aggiunge – sotto al porticato di accesso al cimitero c’è una persona che dorme avvolta nelle coperte».
Cancelli forzati
Segnalata di nuovo la situazione al Comune di Modena, dall’amministrazione fanno sapere di essere perfettamente a conoscenza del problema dei cancelli cimiteriali aperti la notte: «Sono aperti perché sono stati forzati – spiegano dall’amministrazione – Non è la prima volta che accade, tanto che l'ultima riparazione risale solo a venti giorni fa. Ogni volta che i bracci meccanici vengono ripristinati, infatti, nell'arco di pochi giorni vengono forzati nuovamente da chi cerca riparo al suo interno. Anche per questo – continuano dal Comune – la polizia locale fa ciclicamente dei controlli allontanando le persone che eventualmente vi si trovano al suo interno. Appena ci hanno nuovamente avvisati che i cancelli erano stati forzati – aggiungono dall’amministrazione – abbiamo chiesto alla ditta che gestisce la manutenzione nel cimitero di intervenire e al più presto in modo da ripararli».
L’assenza del portinaio
Quindi, già nella giornata di ieri – sabato 13 dicembre - dovrebbe essere intervenuta la ditta che opera per le manutenzioni e, se non ci saranno alte forzature, in queste notti i cancelli dovrebbero essere chiusi. Intanto però persone che frequentano abitualmente il cimitero di San Cataldo per far visita ai propri cari defunti ritengono che il problema della sicurezza nel camposanto modenese sia iniziata un paio di anni fa, quando venne presa la decisione di togliere la figura del portinaio cimiteriale. «La sua presenza era importante – raccontano – non solo si occupava dell’apertura e della chiusura di tutti i cancelli del cimitero, ma garantiva anche che nessuno fosse rimasto al suo interno la sera prima della chiusura. Poi, qualche anno fa il servizio è stato tolto». Tra queste persone c’è anche chi ricorda che, per un periodo, chi si occupò della chiusura serale di San Cataldo erano i volontari dell’associazione “Vivere sicuri” presieduta dall’infaticabile ex consigliere comunale Ercole Toni, «poi però, quando nell’ottobre del 2023 Toni morì, l’associazione non fece più quel servizio. Da quel momento la situazione è precipitata».
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