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Rifiuti, addio Tari: tra pochi giorni entra in vigore la Tariffa corrispettiva puntuale

Rifiuti, addio Tari: tra pochi giorni entra in vigore la Tariffa corrispettiva puntuale

Ogni conferimento oltre il limite massimo per famiglia costerà 1,65 euro

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MODENA. Si è concluso con la tappa di Albareto di mercoledì 17 dicembre il tour dedicato alla presentazione della Tcp ai cittadini e alle cittadine modenesi da parte dell’Amministrazione comunale. 12 incontri che hanno visto la partecipazione di oltre 1000 persone e già si sta lavorando ad altri appuntamenti anche per il 2026 quando, a partire dal 1° gennaio, gli effetti della nuova “Tariffa corrispettiva puntuale” saranno attivi.

L’assessore all’ambiente

«Sono stati 12 incontri molto positivi, innanzitutto perché sono intervenute tantissime persone che hanno partecipato attivamente – commenta l’assessore all’ambiente Vittorio Molinari – Credo che abbiamo dimostrato capacità di ascolto e faremo tesoro di tutti gli interventi che abbiamo poi analizzato, al fine di comprendere meglio le attese dei cittadini. Cambiare le proprie abitudini non è mai semplice e anche per questo l’amministrazione ha voluto accompagnare la cittadinanza verso la Tcp. Da un lato, sospendendone gli effetti per tutto il 2025, dall’altro, incontrando i cittadini e le cittadine per chiarire i loro dubbi e fare comprendere meglio il motivo del passaggio alla nuova tariffa. Ossia diminuire sensibilmente la frazione di indifferenziata così da ridurre, col tempo, i costi che il suo smaltimento comporta per la comunità e per l’ambiente, premiando così i comportamenti virtuosi nella raccolta differenziata.“Ci tengo a ricordare, infatti, che il principio alla base della Tcp è proprio “chi meno inquina, meno paga”– conclude Molinari –. Per quanto riguarda i proprietari di animali, in particolare di gatti, confermo quanto detto nelle riunioni: ci sarà una risposta positiva alle loro preoccupazioni che presenteremo quanto prima».

Come funziona la bolletta

A differenza della Tari, la Tcp ha una natura corrispettiva legata alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti e non più tributaria, ovvero l’utente paga un corrispettivo a fronte di un servizio che viene offerto. Per questo motivo gli utenti riceveranno la fattura dal gestore del servizio rifiuti, Hera Spa. La fattura permetterà a tutti i soggetti titolari di partita Iva di detrarre il 10% di Iva. La composizione della Tcp si basa su una quota fissa, una quota normalizzata e una quota variabile. La quota fissa e quella normalizzata compongono la parte maggioritaria della tariffa, sono calcolate sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare e dei metri quadri dell’abitazione e coprono i costi per i servizi generali di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città. La quota variabile è, invece, quella legata unicamente ai conferimenti di rifiuti indifferenziati e serve a finanziare il loro smaltimento. Ogni utenza, sia domestica che non domestica, ha un numero base di conferimenti annui di rifiuti indifferenziati compresi nella tariffa (la quota variabile), determinato in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Per la calotta stradale da 30 litri (quella del cassonetto per l’indifferenziato con carta smeraldo) il regolamento prevede queste soglie annuali: 20 conferimenti per i nuclei con un componente, 28 per quelli con due componenti, 32 per tre componenti, 36 per quattro e 40 per i nuclei con cinque e più componenti. Ogni conferimento aggiuntivo, dal 2026, costerà all’utenza 1,65 euro. Il numero dei conferimenti di carta, organico, plastica e vetro sono invece illimitati.

Agevolazioni e casi specifici

La nuova tariffazione introduce, inoltre, importanti riduzioni per circa 20 tipologie specifiche di situazioni, come quelle che riguardano utenti che si trovano in disagio sanitario, le famiglie con figli da 0 a 36 mesi e le utenze non domestiche che per la propria attività producano rifiuti come i pannolini pediatrici o i pannoloni per gli anziani. In questi casi è prevista un’agevolazione consistente in un’ampia franchigia, ovvero una quota superiore di rifiuto indifferenziato che si può conferire, stabilita sulla base di esempi già testati in altri Comuni dove si è dimostrata soddisfacente per questo tipo di esigenze. Previste agevolazioni anche per il compostaggio domestico e di comunità, i conferimenti alle isole ecologiche (Centri di raccolta) , la donazione delle eccedenze alimentari, l’uso stagionale degli immobili, l’impiego di presidi medico-sanitari, i conferimenti presso i centri di raccolta e l’inutilizzo documentato di immobili non domestici.