Gazzetta di Modena

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La tragedia

La figlia di Massimo Verri, morto sul lavoro, lo ricorda con le parole di Mango: «Sei tu la mia rondine volata via»

di Chiara Marchetti

	Massimo Verri insieme alla figlia Eleonora
Massimo Verri insieme alla figlia Eleonora

Il camionista 50enne di Mirandola è deceduto in Romagna mentre si trovava alla discarica di Ginestro di Sogliano al Rubicone. «Papà, questo non è un addio ma un arrivederci».

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MIRANDOLA. Si terranno alle 11.30 di mercoledì 24 dicembre, alla casa funeraria Terracielo di Mirandola, i funerali di Massimo “Bigio” Verri, vittima di un tragico incidente sul lavoro avvenuto lunedì mattina in Romagna. L’uomo, 50 anni e dipendente della Unitrans di Medolla, si trovava all’interno della discarica di Ginestreto di Sogliano al Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, quando per cause ancora da chiarire è rimasto schiacciato da alcuni blocchi di rifiuti che stava scaricando dal suo camion. I soccorsi sono stati inutili e sul posto, oltre agli operatori sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Sogliano e la Medicina del lavoro.

Il ricordo della figlia



«Caro papà – le parole della figlia Eleonora – spero che tu sia ora in un posto migliore e spero che in questo viaggio tu abbia portato il tuo amato sapone “Pino silvestre”, che compravi sempre in grandi quantità. Mi auguro, inoltre, che tu abbia finalmente incontrato il cantante Mango (scomparso nel 2014, ndr), perché alla fine la rondine che è volata via per sempre, come nella sua canzone, sei tu. Questo non è un addio ma solo un arrivederci. Per sempre la tua Nora».

Le parole del sindaco


A Mirandola, dove l’uomo viveva con la famiglia, la notizia si è diffusa velocemente, tra commenti increduli e pieni di dolore. Anche la sindaca Letizia Budri, a nome di tutta l’amministrazione comunale, ha voluto esprimere «il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa del nostro concittadino Massimo Verri. In questo momento di grande dolore il pensiero va alla sua famiglia, ai suoi affetti più cari, ai colleghi e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. La sua perdita colpisce duramente la nostra città e ci richiama, ancora una volta, al valore imprescindibile della sicurezza e della tutela della vita nei luoghi di lavoro. Mirandola – ha concluso Budri – si stringe con rispetto e vicinanza attorno ai suoi familiari, condividendone il lutto».
Poche ore dopo la tragedia, anche la sindaca di Sogliano al Rubicone, Tania Bocchini, ha voluto esprimere «il più sincero cordoglio alla famiglia del lavoratore e la vicinanza a tutti i lavoratori di Sogliano Ambiente che sono intervenuti immediatamente, purtroppo senza riuscire a salvarlo».