Gazzetta di Modena

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Via Ganaceto

Prete accoltellato in centro, i dipendenti di Ermes i primi a soccorrerlo: «Sarebbe morto»

di Manuel Marinelli

	Due dipendenti di Ermes (a sinistra il primo soccorritore)
Due dipendenti di Ermes (a sinistra il primo soccorritore)

I camerieri e i cuochi della trattoria di via Ganaceto, dopo aver sentito alcune urla, sono immediatamente usciti dal locale per capire cosa stava succedendo e hanno subito prestato aiuto a don Rodrigo Gaviria

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MODENA. È stato fondamentale l’intervento dei passanti e dei dipendenti della trattoria Ermes per salvare la vita di don Rodrigo Grajales Gaviriail prete di 45 anni accoltellato alla gola in via Castelmaraldo angolo via Ganaceto la mattina di martedì 30 dicembre. Cuochi e camerieri si sono prodigati per tamponare la ferita del sacerdote, in attesa dell’arrivo dei sanitari.

Il racconto di chi l’ha soccorso

«Sono arrivato qua poco dopo – racconta Giovanni Picillo, cameriere della trattoria – Un mio collega stava già soccorrendo don Rodrigo con una toppa per fermare il flusso sanguigno, io ho buttato l’occhio: era in un fiume di sangue, il marciapiede era pieno. Ne ha perso davvero tanto. Mi hanno spiegato cosa era successo, sono rimasto scioccato. Ho pensato che sarebbe potuto succedere anche a me se fossi arrivato prima, invece era toccato a quella povera persona. Spero si riprenda il prima possibile». Picillo ripercorre gli istanti e i luoghi di quella violenza inaudita: «La coltellata è avvenuta proprio qua di fianco al nostro locale, da quanto mi hanno detto il giovane è arrivato da dietro e lo ha colpito al collo, alla giugulare. È stato un residente della via, nostro amico e storico cliente, ad avvertirci e a chiedere una mano. I ragazzi del locale sono usciti subito per aiutarlo, cercando di tamponare la ferita con degli strofinacci. Lo hanno fatto sedere, all’incrocio con via Ganaceto e hanno aspettato che arrivassero i soccorsi sul posto. Usciva molto sangue e credo che senza l’intervento del nostro staff don Rodrigo non ce l’avrebbe fatta. L’aggressore era già fuggito, ma chi lo ha visto dice che si trattava di un ragazzo molto giovane, probabilmente straniero. Devo dire che qui capita spesso di vedere ragazzi che esagerano con l’alcol e diventano molesti. Ma una cosa del genere non era mai successa». Un passante, residente a pochi metri dal luogo dell’accaduto, preferisce rimanere anonimo nel raccontare quanto successo: «Non vorrei avere ripercussioni, questo soggetto è ancora in libertà, potrebbe prendersela con me. Io sono uscito di casa poco prima, tutto è avvenuto alle mie spalle. Con i ragazzi della trattoria siamo intervenuti subito, deve la vita a loro. È stato un intervento tempestivo e fondamentale».

Le reazioni di chi lo conosceva

Sconvolti i parrocchiani e tutti i conoscenti di don Rodrigo Grajales Gaviria, di origini colombiane e cappellano della comunità latinoamericana dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e Carpi, oltre che viceparroco della parrocchia di San Giovanni Evangelista alla Crocetta, dove si è da anni fatto molto apprezzare per le sue qualità umane e per l’impegno a favore della comunità. Don Rodrigo sarebbe dovuto ritornare nel paese d’origine proprio in serata. Pochi istanti prima dell’aggressione si era infatti recato in un’agenzia assicurativa per stipulare una polizza sul viaggio.

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