Gazzetta di Modena

Il provvedimento

Caffè Concerto, il Comune sfratta il gestore: 30 giorni per svuotare tutto


	Il Caffè concerto
Il Caffè concerto

Dichiarata decaduta la concessione dell’azienda Retail Estate Management: «Debito di 923 mila euro e nessun piano di rientro credibile. Il locale di piazza Grande è chiuso da agosto: «Il sito Unesco ha bisogno di bellezza, locali così prestigiosi non possono rimanere chiusi e non fruibili»

2 MINUTI DI LETTURA






MODENA. Sfratto al gestore del Caffè Concerto. Il Comune di Modena ha dichiarato decaduta la concessione dell’azienda che gestiva il locale di piazza Grande, chiuso dallo scorso agosto. L’atto del dirigente del settore Patrimonio è stato notificato alla Retail Estate Management srl con l’intimazione di lasciare i locali entro trenta giorni altrimenti l’amministrazione potrà agire in via esecutiva per ottenere la restituzione dei locali.

I debiti

Il Comune contesta al concessionario di non aver pagato canoni per 685mila euro, più volte sollecitati, cui aggiungere gli interessi di 8.500 euro; a questi si aggiungono circa 238mila euro di utenze non pagate per un periodo che va dal 2018 al 2025. «Con la somma che ci deve potremmo asfaltare 10 chilometri di strade. Qui si parla di soldi dei cittadini, non possiamo attendere all’infinito», aveva spiegato alla Gazzetta di Modena il direttore generale del Comune di Modena, Andrea Minganti, nel maggio scorso. L’azienda si era aggiudicata la concessione nel 2018 e, secondo la contestazione mossa dall’amministrazione, non ha realizzato quanto indicato nel progetto che era stato prescelto allestendo i locali come era previsto nella relazione tecnica. Inoltre, nella decisione della decandenza della concessione, pesa anche la chiusura dei locali mai comunicata all’amministrazione. In questo momento i locali risultano ancora chiusi.

Il commento

«Ogni tentativo di mediazione non ha portato al risultato che avevamo auspicato rendendoci disponibili a concordare un piano di rientro con i legali dell’azienda – spiega Lorenzo Minganti – un’inadempienza così prolungata non poteva essere più tollerata anche in considerazione del luogo dove si trova il Caffè Concerto. Il sito Unesco ha bisogno di bellezza e locali così prestigiosi non possono rimanere chiusi e non fruibili.  Quando rientreremo in possesso dei nostri locali avvieremo le procedure per la scelta di un nuovo gestore. Terremo sicuramente in conto l'offerta economica ma premieremo soprattutto le idee di valorizzazione del locale e del contesto che gli imprenditori ci sapranno offrire».