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Il Carpi si congeda con un record

I biancorossi battono 2-0 la Juve Stabia e conquistano la decima vittoria fuori casa dell’anno

31 maggio 2014
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CASTELLAMMARE DI STABIA. Il Carpi fa cifra tonda fuori casa conquistando al Menti di Castellammare la decima vittoria esterna stagionale. Solo il Palermo, dominus incontrastato del campionato, ha saputo fare di meglio. Sarà un’impresa difficile da battere, che alimenta le recriminazione in casa biancorossa. Sarebbe bastato un cammino casalingo da metà classifica per conquistare i playoff. Così non è stato, e la trasferta in terra campana rimarrà negli annali solo per ragioni statistiche, anche perché giocata in un clima agonistico decisamente adatto ad una sfida tra scapoli ed ammogliati.

A Letizia e compagni bastano due calci piazzati: la punizione di Inglese e il rigore di Mbakogu. In avvio, mister Braglia sceglie il 4-3-3 con De Falco playmaker, Suciu e l’ex Liviero ai fianchi di Doukara in avanti. In casa biancorossa, De Vitis torna titolare dopo ben 26 giornate. La prima a Pescara non fu memorabile. Kovacsik ritrova invece i pali dopo 21 turni. Per lui il giusto premio per una stagione dignitosa, giudicata troppo severamente. Si gioca per onorare il campionato e poco più. Né Carpi né Juve Stabia hanno nulla da chiedere a quest'ultima giornata. I biancorossi hanno ormai raggiunto la salvezza, dopo aver annusato addirittura i playoff alla prima storica partecipazione alla Serie B. Le Vespe sono invece da tempo retrocesse. Dopo tre anni devono dare l’addio alla cadetteria.

I padroni di casa partono cauti e coperti. Liviero e Suciu ripiegano sulla linea del centrocampo mentre a Caserta è affidato il compito di inserirsi alle spalle di Doukara. Il Carpi pare subito più vivace ma si adatta velocemente all’imperativo della serata: non farsi male. I contrasti in campo si contano sulle dita di una mano: due falli nei primi venti minuti. Meglio cercare di chiudere le linee dei passaggi. Riesce bene al Carpi, un po’ meno alla Juve Stabia, che lascia spesso troppo campo agli avversari. La prima vera occasione, dopo oltre un quarto di gara, è targata Carpi: al 26’ Inglese raccoglie una respinta dal limite, tenta un destro a giro che Viotti ribatte in volo coi pugni. Per il vantaggio ospite è però solo questione di tempo. Al 37’ Guarino si aggrappa a Mbakogu al limite. L’arbitro fischia la punizione, tocca Porcari, colpisce Inglese indirizzando sul palo coperto dalla barriera. Viotti non ci arriva. Dopo un diagonale di Caserta e un cross insidioso di Pasciuti, gli ospiti trovano il raddoppio: al 46’ Contini arpiona Mbakogu in area. L’arbitro fischia il rigore che lo stesso nigeriano realizza. 2-0 per il Carpi e la Juve Stabia brancola nel buio.

Nel secondo tempo, tra i padroni di casa c’è gloria per Carillo, classe ’96 all’esordio in B. Le Vespe cercano di alzare i ritmi. Braglia sposta più avanti Caserta, ora seconda punta di fatto, e dispone la difesa a tre, ma non cava un ragno dal buco. Le uniche emozioni arrivano al 61’, quando Doukara in scivolata accarezza l’esterno della rete, e al 75’ col tiro di De Falco e la bella risposta di Kovacsik. Ma è il Carpi, con Mbakogu, ad andare vicino al terzo sigillo nei minuti finali. Viotti è bravo a dire due volte no. Non succede altro, se non l’esordio di Capuano tra i campani, di Kiakis e Sarzi Puttini tra gli ospiti. Gli applausi vanno alla curva della Juve Stabia, instancabile nel tifare i suoi colori nonostante il destino già tracciato, e alla ventina di coraggiosi tifosi biancorossi, che si sono sobbarcati 1400 chilometri.

Fabio Garagnani