Contini: «Mancata la giusta personalità Pagate a caro prezzo evitabili leggerezze»
L’analisi del tecnico che striglia i suoi giocatori: «Mai staccare la spina»
A fine partita il tecnico biancorosso Matteo Contini non le manda a dire: «Ci è mancata la giusta personalità per portare a casa la terza vittoria consecutiva». Non usa mezzi termini il mister che vede il bicchiere mezzo vuoto dopo il primo pareggio della sua gestione. «Gli episodi non ci premiano ma noi abbiamo staccato la spina per qualche minuto e in questa categoria sono leggerezze che paghi a carissimo prezzo. Eravamo partiti male, subendo un gol viziato da un netto fallo ma subito per colpe nostre, e nonostante ciò siamo riusciti a segnare tre reti in venti minuti. A quel punto la gara – conclude stizzito mister Contini – doveva essere finita ed invece abbiamo rimesso con un altro errore in partita i nostri avversari. Non chiedo ai miei giocatori di fare cose particolari o fuori dalle loro corde, ma solo ed esclusivamente di svolgere i loro compiti con attenzione, senza prendersi licenze fantasiose. Voltiamo pagina, rimettiamoci a lavorare a testa bassa e in fretta».
Deluso l’attaccante Marco Castelli: «Mastico amaro perchè avrei voluto festeggiare il mio secondo gol in maglia biancorossa, aggiungendovi il gusto collettivo dei tre punti. Invece – commenta con un velo di amarezza l'attaccante bergamasco – portiamo a casa un punto che ci va stretto per alcune ingenuità commesse nelle quali siamo stati purtroppo puniti con il massimo della severità. Non ci è mancato il coraggio di affrontare, in un clima a dir poco ostile e con tanti episodi arbitrali che non ci hanno certo girato a favore, una squadra forte, ben posizionata in campo e capace per tutti i novanta minuti di non calare mai l'intensità della propria fase passiva. Al termine della gara ho visto negli occhi dei miei compagni la profonda delusione per non aver vinto: questo è sintomo di quanto ci teniamo a far bene per vincere quante più partite possibili con questa maglia».
Amarezza traspare anche dalle parole di Alessandro Calanca: «Siamo dispiaciuti e delusi per non esser stati in grado di vincere una partita che avevamo, ad un certo punto del match, completamente in pugno. Spaviero e Gobbi sono attaccanti di prima fascia in questa categoria e per questa ragione gli andava complicata la vita con ogni mezzo lecito a nostra disposizione. Invece si sono portati a casa il pallone e la coopertina di un pomeriggio che poteva valere per noi la terza vittoria in serie e una immensa iniezione di adrenalina. Non cerca scusanti il capitano biancorosso che addossa alla seconda rete, subita sul filo della sirena del primo tempo, la colpa della mancata vittoria in terra lombarda. Nella ripresa abbiamo commesso un errore grave sul gol del pareggio: ci sono mancate quel pizzico di personalità e di malizia per portare a casa l'intera posta in palio. Non ci resta che continuare a lavorare per evitare di regalare altri gol in futuro alle nostre avversarie. La colpa è nostra, abbiamo colpe su tutti e tre le reti incassate e questo deve farci riflettere e ci impone di ritrovarci, subito, sul campo per azzerare imprecisioni e distrazioni».
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