Carpi, la notte del ritorno in Serie C: al Cabassi arriva il Rimini
Duemila spettatori attesi allo stadio per la sfida con i romagnoli degli ex Colombi e De Vitis, fischio d’inizio alle 20,45. Mister Serpini carica la squadra: «Non vediamo l’ora, servirà una grande prestazione»
CARPI. Che non fosse troppo contento del precampionato biancorosso, mister Cristian Serpini l’aveva già fatto capire dopo l’ultima amichevole.
Da stasera, al Cabassi contro il Rimini, si fa sul serio. Peseranno i punti e peserà anche la prestazione. Per questo, il tecnico biancorosso si aspetta una crescita dei suoi ragazzi: «Dobbiamo partire bene – ha detto in sede di presentazione della gara – perché nelle amichevoli abbiamo sempre faticato nel primo tempo e quindi l’approccio alla partita deve essere impattante. Ho spiegato ai ragazzi che le partite sono due, se non tre, all’interno dei 90 minuti. Basta guardare la prima giornata nel nostro Girone. Il Legnago che vinceva e ha perso, la Pianese avanti 3 a 0 che ha pareggiato. C'è bisogno di una crescita generale. L'allenatore in primis. Però siamo fiduciosi perché abbiamo fatto una buona settimana. Abbiamo cinque cambi all’altezza che sfrutteremo. Chi sale dalla panchina dovrà darci una grande mano. Ci vuole entusiasmo e quello che ci ha insegnato la nostra tifoseria: non mollare mai, di crederci sempre».
Serpini si aspetta molto di più di quello che si è visto nel precampionato. E in particolare se lo aspetta dall’attacco: «Sulla carta, lo reputo il reparto più forte che abbiamo. Ad oggi in campo non è stato così. Gliel'ho detto e mi aspetto tanto da loro, perché secondo abbiamo buoni giocatori. Fino ad oggi hanno dimostrato qualcosina in meno rispetto a quello che sono».
Di nuovo al Cabassi
Nell’ambiente si respirano la voglia di ricominciare e la curiosità di rivedere la Serie C dopo tre anni di purgatorio. La cornice sarà all’altezza, con 1280 biglietti venduti in prevendita, di cui 345 nel settore ospite. La quota duemila, considerando i 470 abbonati, non è così distante.
Di certo c’è che il Cabassi si presenterà all’appuntamento con un manto erboso tutto nuovo, finora sacralmente preservato. I biancorossi torneranno a calcarlo a distanza di quasi quattro mesi dalla festa col Certaldo: «È bellissimo ripartire da dove abbiamo finito – ha proseguito Serpini – e da quel ricordo meraviglioso. Spero che domani (oggi, ndr), come è stato in tutto lo scorso campionato, il pubblico ci dia una mano. È stato il valore aggiunto che ci ha aiutato nei momenti difficili, dimostrando attaccamento. Salire quei gradini e iniziare a sentire i nostri tifosi sarà tanta roba. Poi speriamo di fare sul campo quello che faranno loro in tribuna. Per tanti di noi è la prima volta in C. Per altri sarà la prima volta al Cabassi e davanti al nostro pubblico. Non vediamo l’ora».
L’avversario
A tenere a battesimo il ritorno del Carpi tra i professionisti sarà il trentesimo derby contro il Rimini, società ambiziosa, che in rosa ha giocatori esperti e di assoluto valore come i due ex Simone Colombi e Alessandro De Vitis: «Giocheremo a viso aperto contro una squadra forte – ha detto mister Serpini – che credo non abbia subito un tiro in porta nelle due partite di Coppa che ha giocato. È una formazione solida che concede pochissimo e con quattro o cinque giocatori davanti molto importanti. Se gli lasci qualcosa ti puniscono. Ha un allenatore molto preparato che fa della pressione e della fase difensiva un’arma importantissima. La difficoltà sarà nel cercare di creare qualcosa contro una squadra così ostica e allo stesso tempo non concedere palle gol. Però noi dobbiamo cercare di pensare a noi stessi, di crescere, di fare meglio. Io credo che se il Carpi farà bene può mettere in difficoltà il Rimini, se il Carpi non farà il suo allora saranno problemi».
La nota di ottimismo viene dal lavoro quotidiano: «È stata una settimana positiva. Abbiamo fatto un bellissimo lavoro di avvicinamento alla partita. Tanti singoli sono cresciuti ed era un po’ quello che ci aspettavamo».