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Carpi, ritorno al passato: i biancorossi di Serpini maltrattano il Perugia

di Fabio Garagnani

	L'esultanza dopo il gol di Sall (foto Daniele Lugli)
L'esultanza dopo il gol di Sall (foto Daniele Lugli)

Mandelli e compagni come gli “Immortali” di Castori. I gol di Verza e Sall stendono una big del campionato

08 settembre 2024
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CARPI. Per il Carpi, battere il Perugia al Cabassi non è mai stato scontato e non lo era neppure questa volta. Gli ultimi che c’erano riusciti erano stati gli “Immortali”, quasi dieci anni fa. Si è vero, il Grifone si è presentato con tante assenze e con la mente in parte rivolta al cambio di proprietà, chiuso da qualche ora, ma la rosa a disposizione del tecnico Formisano è ampia a tal punto che negli undici del primo minuto erano in otto a vantare nel curriculum palcoscenici di B se non anche di A. Pronostico chiuso. Sulla carta. Perché poi c’è il campo e lì, sotto la pioggia battente, il Carpi ha dimostrato compattezza, capacità di soffrire e voglia di vincerla, come chiedeva il tecnico Serpini, a sua volta determinante. Entrambe le azioni dei gol, infatti, sono orchestrate da chi è subentrato dalla panchina e portano la firma di Verza e Sall.

Il palo del Perugia

L’unica variazione rispetto alle formazioni annunciate riguarda il Carpi con la defezione dell’ultimo minuto di Calanca. Il capitano ci prova, ma durante il riscaldamento cede la canotta a Rossini e si rassegna alla panchina. Per mister Formisano le scelte sono invece obbligate. La partita inizia sotto la pioggia, che continuerà a intensità alterna, e con una ventina di tifosi del Perugia nel settore ospiti. Rimarranno tali fino alla mezzora, quando entrerà anche il grosso dei circa 150 attesi, bloccati dal traffico in autostrada all’altezza di Firenze. Sul campo, il Carpi gioca senza alcun timore reverenziale. E’ ordinato, pulito nella manovra e quando riesce ad accelerare mette in seria difficoltà gli ospiti. Le conclusioni di Forapani, Saporetti e Gerbi mancano però di precisione. Il Perugia risponde cercando di rifornire l’area dalle fasce, ma è pericoloso solo al 19’ quando Giraudo crossa da sinistra, Ricci irrompe sul secondo palo e coglie il legno opposto. E’ il preludio a una decina di minuti di sofferenza per la squadra di Serpini, che salva la pelle in area in un paio di occasioni, una delle quali in una mischia furibonda. Quando rimette il naso fuori è per illustrare al Cabassi il manuale dei corner. Ne batte tre consecutivi, sempre su schema. Sui primi due è bravo Gemello su Panelli e sul tentativo diretto di Mandelli, nel terzo un muro di gambe intercetta le conclusioni di Saporetti e Forapani. Ancora un tentativo in tuffo di Saporetti, poi il Perugia risale e comanda il gioco fino all’intervallo.

L’uno due del CarpI

I padroni di casa rientrano in campo alzando il ritmo, ma nel primo quarto d’ora non ci sono che un paio di conclusioni da lontano. Più pericoloso, al 17’ il tiro cross da sinistra di Marconi sul quale Sorzi respinge sul primo palo. Al 20’ Panelli è costretto ad uscire per una lussazione alla spalla, conseguenza di un contrasto con Montevago. Per rimediare, Serpini inserisce Verza sulla sinistra dirottando Rossini al centro. La sostituzione sarà determinante, così come le due effettuate poco prima, con l’ingresso di Sereni e Sall. Al 28’ è proprio quest’ultimo a servire con un guizzo Contiliano che pesca puntuale l’irruzione a centro area di Verza. Il difensore fa secco Gemello con la conclusione al volo. Il Perugia è confuso nella reazione e al 42’ rimane in dieci per l’uscita per infortunio di Montevago quando mister Formisano ha già terminato i cambi. Il Carpi ne approfitta e al 48’ infierisce e lo fa ancora con i subentrati: Amayah recupera palla e Sall dal limite scarica un destro preciso all’angolino.