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Il Carpi soffre troppo la lontananza da casa e cade anche a Gubbio

di Fabio Garagnani

	Un colpo di testa di Gerbi a Gubbio (foto di Alessandro Torelli)
Un colpo di testa di Gerbi a Gubbio (foto di Alessandro Torelli)

I biancorossi tornano a perdere in trasferta: è la quinta volta in stagione. Sotto dopo 10 minuti, non sono quasi mai pericolosi e vengono puniti da Fossati

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GUBBIO. Il termometro in casa biancorossa segna ancora “mal di trasferta”: i biancorossi perdono la loro quinta partita lontano dal “Cabassi” senza riuscire ad approfittare delle fragilità del Gubbio, giunto alla sfida falcidiato da infortuni e in piena crisi di risultati.
Passati in svantaggio dopo una decina di minuti a causa di un errore difensivo, gli uomini di Serpini non riescono mai a farsi pericolosi, nonostante il tecnico le provi tutte: opera tre cambi nell’intervallo, inserisce tutti gli attaccanti che può fino a rispolverare Cortesi, assente da otto giornate.
Tuttavia, nessuna mossa riesce a rianimare il Carpi, che si dimostra impreciso anche sui calci piazzati. Per Calanca e compagni il possesso palla si traduce in una sterile circolazione che non riesce mai a scalfire la difesa del Gubbio. I padroni di casa, pur senza brillare, portano a casa i tre punti grazie a una partita giocata con alta intensità e poco più.

Disallineamento fatale

Mister Serpini conferma l’undici delle ultime due giornate, stabilendo un piccolo record della sua gestione: non aveva mai schierato la stessa formazione in tre occasioni consecutive. Sul fronte opposto, mister Taurino deve fare di necessità virtù. Con sei infortunati, più David convocato nella Nazionale U20 rumena, rivoluziona il sistema di gioco passando alla difesa a quattro. I padroni di casa partono forte per esorcizzare le difficoltà e già dopo 40 secondi sono pericolosi con un diagonale di Corsinelli deviato in corner da Sorzi.
Il Carpi, invece, appare sorpreso dallo schieramento tattico dei padroni di casa così come all’11’ è sorpreso dalla verticalizzazione di Iaccarino per Fossati che approfitta della difesa completamente disallineata, si inserisce centralmente, elude l’intervento di Zagnoni e sblocca il risultato pescando l’angolino alla destra di Sorzi. Forte del vantaggio, il Gubbio compatta le linee e mette in campo una prestazione di sacrificio, chiudendo ogni spazio al centro e togliendo rifornimenti a Gerbi, completamente escluso dal gioco. Il Carpi prova così a sfruttare le corsie esterne, ma neppure da lì arrivano spunti significativi.
I pericoli dalle parti di Venturi si limitano a un occasionale tentativo dal limite di Puletto al 27’ sul quale il portiere di casa si distende e mette in angolo. Nei minuti finali del tempo il Gubbio sfiora il raddoppio con Maisto che, tutto libero di colpire di testa da pochi metri, schiaccia troppo e favorisce l’intervento di Sorzi. Il Carpi si fa invece vedere su corner ma Zagnoni non centra lo specchio da buona posizione.

Possesso sterile

Mister Serpini cambia molto nell’intervallo: fuori Calanca, Tcheuna e Puletto, dentro Rossini al centro della difesa, Sereni in trequarti e Mazzali sull’esterno mancino con Verza dirottato a destra.
I cambiamenti fruttano possesso palla e poco altro, tanto che quando il tecnico si gioca la carta Sall, al 18’, l’unico tentativo verso la porta difesa da Venturi è un tiro a giro velleitario di Sereni che si spegne lontano dai pali. Ma va sin peggio di lì a poco, perché il Gubbio punge in contropiede con un tacco di Maisto, murato, e un destro di Corsinelli dall’altezza del dischetto ribattuto da Sorzi.
A una ventina dal termine, Taurino si prepara all’assalto finale del Carpi e torna alla difesa a tre mentre Serpini tenta il tutto per tutto con l’ingresso di Cortesi per Figoli. La squadra spinge ma di occasioni neanche a parlarne.

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