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Carpi, il derby è tuo: l'ex Contiliano abbatte la Spal e fa impazzire il Cabassi

di Fabio Garagnani

	L'esultanza di Contiliano (foto Daniele Lugli)
L'esultanza di Contiliano (foto Daniele Lugli)

I biancorossi riscattano gli ultimi due ko di fila battendo i ferraresi: la difesa è perfetta e nel finale Sall sfiora il gol del raddoppio

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CARPI. Il Carpi si aggiudica l’incrocio numero 40 con la Spal, un derby dall’enorme peso specifico, il primo della lunga storia a mettere in palio brandelli di salvezza per entrambe le contendenti. Da una parte, i ragazzi di Serpini, reduci da due scivoloni consecutivi, sull’orlo del precipizio della zona retrocessione; dall’altra, la Spal, decaduta nobiltà calcistica, partita con sogni di gloria e risvegliatasi in un pantano da cui è difficile districarsi. La posta in gioco è capitale, e al termine di 90’ intensi è il Carpi a raccogliere tutto il bottino: una vittoria costruita con impeto nella prima frazione e difesa con ordine nella seconda, lasciando pochissime occasioni agli avversari, graziati nel finale dalla traversa colpita da Sall. A rendere ancor più amara la sconfitta dei ferraresi, il nome dell’uomo decisivo: Contiliano, in prestito proprio dalla Spal, autore del gol che ha indirizzato il destino del match dopo 21’.

Le mosse dei tecnici

Serpini può tirare un sospiro di sollievo nella lotta contro infortuni e malanni di stagione che hanno tormentato il suo gruppo, fatta eccezione per i lungodegenti Forapani, Mandelli e Tcheuna. Il tecnico disegna la squadra con Contiliano a dirigere le operazioni in cabina di regia, Casarini sulla linea dei centrocampisti e la coppia Gerbi-Cortesi in avanti. La Spal, invece, arriva al “Cabassi” con due defezioni: Bassoli, squalificato, e Bidaoui, fermato da un infortunio. Dossena sceglie Awua in mediana, preferendolo a El Kaddouri, mentre il neoacquisto Spini parte dalla panchina, così come sull’altro fronte il giovane Rigo, appena approdato tra le fila biancorosse.

La cronaca

Il Carpi entra in campo con il coltello tra i denti e spinge sull’acceleratore fin dai primi minuti. La squadra di Serpini gioca con pazienza, lavorando ai fianchi gli avversari attraverso il pressing asfissiante del centrocampo e la gestione del possesso palla. I pericoli maggiori per la Spal arrivano dalla sua corsia sinistra, dove Cortesi agisce in pianta stabile. È proprio da quella zona che scaturiscono le prime opportunità: un cross di Gerbi che attraversa l’area senza trovare il tap-in e un paio di conclusioni dello stesso Cortesi. L’occasione più nitida, però, capita a Gerbi, lanciato da una combinazione rapida orchestrata da Contiliano e Casarini, ma l’attaccante trova la risposta del portiere Galeotti in uscita, poi Arena spazza l’area. Il dominio del Carpi si concretizza al 21’ quando Contiliano pesca l’angolo con un sinistro maligno da venti metri. Un gesto tecnico impreziosito dall’incertezza di Galeotti. Ottenuto il vantaggio, i padroni di casa arretrano il baricentro, lasciando alla Spal qualche spazio in più. I ferraresi, però, si rendono pericolosi solo con un tentativo a giro di Houdi che costringe Sorzi a un intervento plastico. Nella ripresa, la Spal guadagna metri, ma fatica a costruire occasioni pulite. Un tiro centrale di Zammarini e un colpo di testa fiacco di Rao sono il magro bottino dei tentativi ospiti, anche dopo l’ingresso di El Kaddouri, chiamato a portare maggiore qualità in regia. Al 37’, il rosso a Mignanelli per doppia ammonizione complica ulteriormente i piani della Spal, che è comunque pericolosa con Spini dal limite, ma Sorzi è impeccabile. Il Carpi serra i ranghi nel finale, con Cecotti in campo nonostante un problema muscolare e a tempo scaduto Sall, a conclusione di un contropiede condotto da Rossini, colpisce la traversa. Finisce così: il Carpi trionfa, la Spal mastica amaro. Un grande passo in classifica per i biancorossi, mentre per i ferraresi continua il lungo inverno.