Casarini-gol, 62 anni dopo il nonno e il Carpi torna a parlare carpigiano
Il biancorosso è nipote dello storico difensore Archimede Pellizola
CARPI. Era scritto nel destino che, attraverso le strane curve della memoria, il gol della salvezza matematica del Carpi portasse la firma di un suo figlio legittimo. E infatti, è stato il sinistro educato del carpigiano Federico Casarini a suggellare l’impresa di Terni con la sua prima, sospiratissima rete in maglia biancorossa. Un sigillo che sa di ciclicità poetica: ad oltre due anni dall’ultima volta in cui il suo nome si era affacciato sul tabellino — novembre 2022, con la casacca dell’Avellino — e ben 62 anni dopo l’ultima rete messa a segno da suo nonno, Archimede Pellizola (17 marzo 1963, Carpi-Pro Gorizia 2-0), anch’egli in maglia Carpi quando il calcio profumava ancora di cuoio e polvere.
Nipote d’arte
Sì, perché Casarini non è solo un prodotto puro del vivaio cittadino — cresciuto calcisticamente nei campi della Kennedy prima di emigrare al Bologna — ma è anche nipote d’arte. E che arte! Non un nome qualunque, il nonno: “Pelicia”, come lo chiamavano tutti con affetto e con la reverenza dovuta ad un marcatore arcigno e di pochi fronzoli, fu colonna e memoria storica del Carpi, con 220 presenze spalmate su 12 stagioni, al quattordicesimo posto nella classifica dei fedelissimi. Un uomo che ha attraversato epoche, dalla faticosa risalita postbellica al passo deciso verso il boom economico, quando il pallone rappresentava ancora un’allegoria del riscatto e un vanto da tramandare. Quella rete a Terni, dunque, è più di un semplice gol: è un atto d’amore, un abbraccio tra le generazioni.
L’ultimo era stato Tramontano
Realizzato una trentina di anni dopo l’ultimo gol nel professionismo di un carpigiano con la maglia del Carpi: quello di Massimo Tramontano il 23 ottobre del 1994, in un incrocio con la Carrarese (2-1) giocato al Cabassi. Il gol di Casarini ha avuto anche l’effetto di lanciare la volata finale per i playoff, alla quale il Carpi parteciperà a pieno titolo, soprattutto se il Rimini dovesse aggiudicarsi oggi la Coppa Italia e il diritto a partecipare all’appendice della stagione a partire dalla fase nazionale, liberando un posto nel girone.
I romagnoli scenderanno in campo questa sera alle 20,30 al “Romeo Neri” nella gara di ritorno, dopo aver vinto l’andata sul campo della Giana Erminio per 1-0. Oggi, Calanca e compagni riprenderanno ad allenarsi, con l’incognita Fossati. L’attaccante è uscito alla fine del primo tempo per un problema muscolare. Il suo eventuale forfait in vista della sfida di lunedì, con il Legnago dell’ex Bagatti, sarà in parte mitigato dal fatto che in queste ultime tre gare Serpini potrà schierare il suo undici senza l’assillo delle quote under.
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