Claudio Lazzaretti applaude il Carpi: «La salvezza è un miracolo»
Il presidente biancorosso: «Aver raggiunto il traguardo con tre gare d’anticipo è un’impresa. Consapevole di aver dato tutto me stesso nonostante le critiche negative e positive auguro alla mia squadra di poter sempre splendere»
CARPI. Una salvezza aritmetica con tre giornate di anticipo, quella sostanziale quasi due mesi prima, un sogno playoff svanito solo a 90’ dal termine. E’ stato un ritorno in Serie C da applausi quello del Carpi che, neopromosso, ha centrato tutti i propri traguardi senza soffrire mai più di tanto e restando sempre lontano dai guai della bassa classifica. Un cammino ed un epilogo a cui manca solo l’ultimo passaggio di domani contro il Sestri Levante, ospite del Cabassi per l’ultima giornata, ininfluente ai fini della classifica dei biancorossi.
Il bilancio del presidente
A prescindere dall’epilogo di domani, il cammino fatto non può che compiacere il presidente Claudio Lazzaretti, che quattro anni fa aveva rilevato il club dal fallimento riportandolo in Lega Pro in un triennio e riuscendo ora a stabilizzarlo al terzo livello del calcio nazionale: «”Ciao Carpi”, ci eravamo presentati così quattro anni fa sulla scalinata del pronao del Teatro Comunale. In questi quattro anni abbiamo fatto insieme un percorso importante che ha regalato emozioni al popolo biancorosso che ci ha sostenuto sia nei momenti bui che in quelli di entusiasmo – dice il presidente Lazzaretti – In tre anni, come promesso, abbiamo riportato il Carpi nei professionisti, questa è stata una stagione impegnativa, dove ogni risorsa a disposizione sembrava non essere mai sufficiente a raggiungere gli obiettivi. Ma ce l’abbiamo fatta!». Le armi che secondo Lazzaretti hanno permesso al suo Carpi di raggiungere questa salvezza sono «tanta umiltà e caparbietà, un altro anno nei professionisti è il mio sigillo , questo grazie a tante scommesse fatte e vinte».
Dediche e ringraziamenti
A fronte anche di tante difficoltà che non sono mancate non solo sul campo: «Tanto scetticismo e tante difficoltà strutturali, perché per fare calcio professionistico servono strutture che a Carpi non ci sono – sottolinea il presidente – Ritengo sia stato fatto un miracolo con la salvezza a tre giornate dalla fine di un campionato che per il blasone delle squadre era più una Serie B». Un traguardo che Lazzaretti vuole dedicare «ai miei giocatori, al mio staff, ai miei dirigenti, agli sponsor e all’amico Cesare (Roberto, socio di minoranza con la sua Sarchio, ndr) non più tra noi». Infine un augurio: «Consapevole di aver dato tutto me stesso nonostante le critiche negative e positive auguro al mio Carpi di poter sempre splendere».
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