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Calanca verso l’addio al Carpi: in pole la Cittadella

di Fabio Garagnani

	Il presidente biancorosso Claudio Lazzaretti con il capitano Alessandro Calanca nella foto di Daniele Lugli
Il presidente biancorosso Claudio Lazzaretti con il capitano Alessandro Calanca nella foto di Daniele Lugli

Il capitano sta valutando l’offerta dei modenesi e il ritorno in D

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CARPI. In casa biancorossa sono le ore dell’ufficializzazione di Stefano Cassani sulla panchina. La società ha dovuto attendere la definitiva risoluzione contrattuale con Cristian Serpini, operazione che si è dilungata più del previsto. Venerdì 13 giugno, l’annuncio: ora le lancette corrono e occorre imprimere l’inchiostro sul contratto del nuovo tecnico, col quale i contatti sono avviati da tempo.

Tra storia e avvenire

L’addio di Serpini - l’uomo della promozione in Serie C e della successiva salvezza nel professionismo - segna una cesura con il recente passato. Ad acuire la sensazione di fine ciclo, c’è anche il possibile congedo del capitano Alessandro Calanca. Su di lui ci sono le lusinghe del Cittadella, che potrebbe convincerlo a tornare in Serie D. Il Carpi, nel frattempo, tace: nessuna proposta di rinnovo, contratto in scadenza a giugno.

Calanca, che ha seguito il presidente Lazzaretti dalla Correggese, ha messo insieme 124 gettoni in campionato impreziositi da undici reti, a cui si aggiungono sette apparizioni e un gol in Coppa Italia. Numeri che lo proiettano al 45º posto assoluto per presenze tra chi ha vestito la maglia biancorossa. E’ il simbolo di una rinascita prima incerta e travagliata, poi vibrante e vincente. Ma in casa biancorossa si pensa evidentemente al domani.

Tocca al ds Marco Bernardi, sulla base anche delle indicazioni del nuovo tecnico, affondare i colpi di mercato. Il comparto offensivo è il cantiere più aperto: l’addio di Saporetti è già storia, ma all’orizzonte si profilano anche le avances del Forlì per Stanzani, attaccante reduce da una stagione di chiaroscuri. Tra i nomi sotto osservazione spiccano Denis Cazzadori (classe 2004), del Caldiero Terme ma di proprietà Verona, Amine Chakir (2000) del Pineto, Christian Tommasini (1999) del Gubbio, e Michele Trombetta (1994) del Forlì.

Il rebus dei gironi

La Covisoc ha dissipato le nubi sulle iscrizioni. Rimane esclusa la sola Spal (sostituita dall’Inter U23) mentre la Pro Patria è riammessa al posto della Lucchese, non iscritta. Sulla composizione dei gironi pendono poi alcune variabili: la soluzione del dilemma Brescia (che potrebbe dar corso alla riammissione del Caldiero o al ripescaggio del Ravenna) e l’esito dei playout di B, che vedranno impegnate Salernitana e Sampdoria. La mina più insidiosa resta quella dei ricorsi legali. Qualora la Salernitana dovesse soccombere nei playout, potrebbe bussare alle porte del TAR, reclamando la riammissione in una B a 21 squadre. Se tale richiesta fosse accolta si libererebbe un ulteriore posto in C. Ma non prima di metà agosto. 

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