Gazzetta di Modena

Sport

Una citta sotto rete modena volley
Volley

Storci: «Sì, Modena Volley può fare una squadra femminile e vi spiego perché»


	Christian Storci
Christian Storci

Il socio di maggioranza del club gialloblù: «Nella mia idea il PalaPanini non può essere vivo solo per 20 partite all’anno. Volley Modena? Nessuna preclusione, ma servono determinate condizioni e le tariffe d’affitto non le decidiamo noi»

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Il progetto di una squadra femminile “firmata” Modena Volley, il PalaPanini e i contatti con Volley Modena, società che ha appena coronato il grande traguardo di salire fino alla Serie A2 donne. Christian Storci, nuovo socio di maggioranza del club gialloblù insieme al fratello Michele, ha fatto il punto della situazione dopo le ultime giornate caratterizzate da diverse voci. La conferma dell’intenzione, che si può definire storica, di far nascere una Modena Volley femminile e anche la situazione del PalaPanini. Già, il Tempio del Volley diventato sogno e obbiettivo anche di un altro club gialloblù, il Volley Modena capitanato da Mirco Muzzioli e neopromosso in A2. Categoria dove i colori gialloblù mancavano da vent’anni. Oltre al PalaPanini un campionato di quel livello potrebbe essere ospitato da altre tre strutture in città: PalaAnderlini, PalaMadiba e PalaMolza. Ovviamente nessuna col fascino e con le caratteristiche del Palazzo.

Storci, c’è una trattativa per il volley femminile?

«Si, già dall’inizio della stagione scorsa abbiamo iniziato a valutare la possibilità di affiancare alla Superlega maschile una squadra femminile. Chiaramente deve essere molto chiaro un concetto: la mia e la nostra priorità è e sarà riportare la nostra squadra maschile ad alti livelli, è uno sforzo enorme, di energie e di risorse, quello è il nostro focus assoluto. Perché il volley femminile? Nella mia idea il PalaPanini non può essere vivo solo per venti partite all’anno e solo per sette mesi all’anno, deve essere un impianto diverso, un impianto dove lo sport deve essere protagonista, ma dove ritornino i concerti, gli spettacoli e i grandi eventi, sportivi in primis».

Avete già parlato con altre società di volley femminile?

«Sì, nei mesi scorsi abbiamo iniziato a sondare il terreno con società della provincia che hanno realtà di B2 o B1 perché quello è il target cui noi stiamo pensando, un target che ci possa, nel caso le cose dovessero andare in porto, dedicare le nostre risorse ed energie principali alla Superlega maschile dando avvio ad un piano solido e sostenibile anche sul femminile».

Vi siete incontrati con Volley Modena?

«Li abbiamo incontrati pochi giorni fa. I costi del PalaPanini sono molto importanti sia per la manutenzione sia ogni volta che si aprono le porte al pubblico, sarebbe un grande vantaggio avere una società che ci affianca e ci aiuta a sostenerli. C’è naturalmente da mettere in chiaro una cosa: chi chiede di giocare al PalaPanini deve darci garanzie economiche e tecniche, ci deve essere da parte di chi vuole eventualmente giocare qui un piano pluriennale, non possiamo rischiare di far gravare di ulteriori costi la nostra squadra maschile».

Si è parlato di costi?

«Le tariffe di affitto del PalaPanini sono stabilite dalla convenzione per un impianto omologato per 4900 paganti, non le decide Modena Volley. A queste tariffe vanno naturalmente aggiunte le spese vive per realizzare ogni evento partita: vigili del fuoco, persone preposte alla sicurezza, ambulanza e tante altre voci di costo di personale che serve a far funzionare tutto ogni volta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA