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Carpi, impresa storica nel segno di Cortesi: espugnato il “Sambodromo”

di Fabio Garagnani

	L'esultanza di Cortesi (foto Alessandro Torelli)
L'esultanza di Cortesi (foto Alessandro Torelli)

L’attaccante, ancora in gol, decide la sfida in trasferta contro la Sambenedettese: per la formazione di Cassani si tratta di un colpo a sorpresa che vale oro

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO. I ragazzi di mister Cassani sbancano lo stadio “Riviera delle Palme” – ribattezzato “Sambodromo” dal pubblico di casa – e si scrollano di dosso l’amaro di Terni entrando di diritto nella storia del Carpi, che mai aveva portato a casa punti dalla tana della Sambenedettese. Ieri è arrivata addirittura la vittoria. Bella, meritata. I biancorossi hanno rischiato pochissimo e giocato con pazienza, da squadra che sa attendere, resistere alle folate e colpire quando serve: una verticalizzazione deliziosa di Amayah, il tocco spietato del solito Cortesi – già al terzo sigillo nelle prime cinque giornate – ed ecco la sentenza. Tre punti pesanti, figli anche della profondità di rosa che Cassani ha saputo mostrare al via: cinque cambi rispetto a Terni, dentro dal primo minuto Rigo, Panelli, Amayah, Forte e Sall. La vittoria porta il Carpi al quinto posto in classifica, a distanza di sicurezza dalla zona playout. E martedì, al Cabassi, c’è il Ravenna capolista.

Fiammate in coda

La Samb, sospinta da seimila tifosi, prova a incendiare l’avvio. Ma l’ardore si smorza presto: il Carpi pressa alto, marca uomo su uomo e non lascia un metro per respirare. Ne esce un duello bloccato, più lotta che calcio. All’8’ l’unico vero sussulto: contatto Cecotti-Marranzino in area dei padroni di casa, la panchina biancorossa invoca il Fvs, l’arbitro corre al monitor, ma il verdetto non cambia: niente rigore, e in più giallo a Cecotti per simulazione. La partita resta lì e le occasioni sono col contagocce: per il Carpi un cross di Cortesi che Forte manca di un soffio, poi un diagonale di Zagnoni che sfila a lato. Per la Samb, un colpo di testa fiacco di Touré e un tiro defilato di Marranzina tra le braccia di Sorzi. Dopo la mezzora, qualche spiraglio in più si apre: Marranzina e Konaté provano da fuori, ma Sorzi è sicuro; dall’altra parte Zagnoni, Rosetti e Cortesi alzano malamente sopra la traversa. Il tempo pare scivolare verso lo 0-0, quando due lampi carpigiani infiammano il finale: al 43’ Cortesi, servito da Forte dietro la linea difensiva, controlla e poi spara alto da buona posizione; poco dopo, uno schema da corner libera Amayah, gran botta al volo e Pezzola salva sulla linea a portiere ormai battuto. Spogliatoi con rimpianti, ma anche con la sensazione che l’occasione possa arrivare.

Decide Cortesi

Ripresa, e Palladini getta nella mischia Paolini e Battista. Qualcosa si muove: Eusepi spaventa di testa, ma è in fuorigioco; Touré si infila in area ma trova Sorzi a sbarrargli la strada. La Samb sembra più vivace, ma il Carpi diventa più intraprendente con il passare dei minuti. Al 15’ un episodio che pesa: Dalmazzi si ferma per un guaio muscolare alla gamba sinistra. Esce zoppicante, sorretto dallo staff, e la Samb perde solidità. Il Carpi lo capisce, trova spazi che prima non aveva e affonda i denti: prima Rossini di testa sfiora il bersaglio, poi al 28’ arriva la stoccata. Amayah inventa un assist millimetrico, Cortesi brucia il tempo all’intera difesa marchigiana, controlla di sinistro e fulmina Orsini con un diagonale chirurgico. La reazione dei padroni di casa è, dopo pochi istanti, in un tiro velenoso di Konaté dalla distanza, ma Sorzi vola e mette in corner. Palladini si gioca le ultime carte: dentro Sbaffo, modulo ridisegnato in 3-5-2 e assalto finale. Cassani risponde inserendo qualche torre, ma il forcing è più generoso che lucido: qualche mischia, una chiamata Fvs per un presunto mani di Rossini su conclusione dell’ex Eusepi: invece è fianco, nulla di più. In contropiede, è anzi il Carpi a rischiare il raddoppio con Pietra e Gerbi. Triplice fischio e festa sotto lo spicchio biancorosso, occupato da un centinaio di tifosi. Per il Carpi è impresa: primo colpo al “Riviera delle Palme”.

Il tabellino

Sambenedettese (4-2-3-1): Orsini: Zoboletti (77’ Sbaffo), Pezzola, Dalmazzi (63’ Vesprini), Tosi (46’ Paolini); Alfieri, Candellori; Konatè, Tourè N. (73’ Toure Mou.), Marranzino (46’ Battista); Eusepi. A disp.: Grillo, Cultraro, Chelli, Lulli, Bongelli, Chiatante, Martins, Iaiunese, Scafetta, Tataranni. All. Palladini

Carpi (3-4-2-1): Sorzi; Zagnoni, Panelli, Rossini; Cecotti (82’ Verza), Amayah (82’ Figoli), Rosetti (82’ Pietra), Rigo; Cortesi, Forte (75’ Casarini); Sall (57’ Gerbi). A disp.: Scacchetti, Perta, Stanzani, Lombardi, Mahrani, Toure Moh., Arcopinto, Visani. All. Cassani

Arbitro: Poli di Verona

Rete: 73’ Cortesi

NOTE: spettatori 5.917 di cui 78 nel Settore Ospiti. Espulsi: nessuno. Ammoniti: Pezzola (S), Cecotti (C), Tosi (S), Cortesi (C). Osservato un cooling break per tempo. Angoli 5-4 per il Carpi. Recupero: pt 3’; st 7’.