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Carpi, che cuore: Rimini battuto 2-1, biancorossi con un uomo in meno

di Fabio Garagnani
Carpi, che cuore: Rimini battuto 2-1, biancorossi con un uomo in meno

Stanzani la sblocca, rosso a Pitti, poi Sall rende inutile la rete romagnola. Cassani: «Dura con un uomo in meno. Ragazzi bravi a soffrire e resistere»

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CARPI. Dura un quarto d’ora appena la sfida ad armi pari tra Carpi e Rimini. Tanto basta ai padroni di casa per far capire di poter gestire al meglio la sfida, grazie al gol di Stanzani che rompe l’equilibrio dopo sei minuti scarsi. Poi arriva l’espulsione di Pitti, che obbliga i biancorossi a reggere l’urto per oltre un’ora in dieci. Eppure, i ragazzi di Cassani trovano la forza di raddoppiare con Sall, prima che il tiro velenoso di Falasco, sul finire del primo tempo, riapra tutto e condanni Cortesi e compagni a una ripresa di pura sofferenza: chiusi nella propria area, a ribattere uno dopo l’altro i cross dei romagnoli. Al triplice fischio, però, la fatica diventa impresa: il Carpi porta a casa una vittoria di quelle che profumano di sangue freddo, sudore e coraggio.

L’ingenuità di Pitti

Le scelte di Cassani premiano Sall, riportato al centro dell’attacco con un ruolo da titolare dopo 5 giornate di attesa e qualche fastidio muscolare che ne aveva condizionato la forma. Il Carpi tenta di imporre la propria legge sin dai primi respiri. E’ pericoloso con Cortesi e Rossini prima di raccogliere la semina al 6’: Cortesi inventa una serpentina sulla mancina e alza il cross: Stanzani arriva a un passo dalla porta, fulmina il portiere. Il Carpi si fa ancora vede con Rossini prima dell’imprevisto che cambia la partita: al 13’ Pitti allarga un gomito di troppo su Lepri in area romagnola. L’arbitro, in prima battuta, opta per la punizione e il giallo. Ma il richiamo del Fvs firmato D’Alesio lo induce a rivedere la sentenza: cartellino rosso diretto. Carpi in dieci, e partita che si mette in salita. Cassani non perde tempo: sacrifica Stanzani per Lombardi e passa a un 4-4-1 di necessità. Il Carpi resta più feroce e vivo degli avversari. Zagnoni sfiora il bis con un paio di incornate, poi arriva la ripartenza che sa di colpo del ko: Cecotti arpiona un pallone sporco, Sall riparte a testa bassa, Figoli rifinisce con intelligenza, Cortesi calcia di destro trovando la respinta di Vitali. Ma sulla ribattuta si avventa ancora Sall, che insacca senza complimenti. Il Carpi allenta la morsa e concede campo al Rimini che sfiora il palo due volte poi accorcia con un tiro di Falasco dai venti metri che viene deviato da Rossini quanto basta per ingannare Sorzi. La partita, che sembrava già in naftalina, si ferma per l’intervallo completamente riaperta.

Secondo tempo in apnea

Il Carpi torna in campo con Verza al posto di Cecotti e si ricompatta nella difesa a 5. Il Rimini risponde catapultando Lepri in attacco. L’idea è semplice: buttare palloni alti in area e sfruttare i centimetri. E la strategia paga subito. Prima D’Agostini impegna Sorzi, che toglie il pallone dall’angolo basso; poi lo stesso Lepri, smarcato a centro area, sbaglia mira. Quando Sall lascia il posto a Pietra, Cortesi si sposta al centro dell’attacco, ma il Carpi non trova più modo di disturbare la manovra romagnola: i biancorossi finiscono in vera trincea, compressi nella propria area e costretti a ribattere un’infilata di cross che sembra non avere fine. Al 29’ i padroni di casa riescono a distendersi: Cortesi prende il largo verso Vitali, ma Lepri lo spinge da dietro proprio sulla linea dell’area. L’arbitro lascia correre e non cambia idea dopo la visione al monitor. Il Rimini riprende l’assedio che costringe Sorzi a continue uscite. Il brivido più gelido arriva al 90’: Lepri colpisce di testa, centra il palo, la palla rimbalza sulla schiena di Sorzi e sfila sul fondo. È l’ultima emozione di una ripresa in apnea.

Mister Cassani

Mister Cassani - che dedica la vittoria al preparatore dei portieri biancorossi Luca Malaguti diventato papà venerdì e ricorda l’ex allenatore del Carpi Gianni Balugani scomparso sabato 22 novembre - analizza così la partita: «Abbiamo approcciato benissimo la gara, con 12 minuti molto buoni in cui siamo stati molto pericolosi più volte così come nei 20’ seguenti l’espulsione - dice l’allenatore del Carpi -. Poi con un uomo in meno non era semplice, loro sono una squadra che si muove tanto in campo, c’è stato da soffrire e lo abbiamo fatto con ordine. Giocare 85 minuti con l’uomo in meno non è facile, faticavamo a tenere palla perchè loro aggrediscono molto in avanti e ogni corsa sono energie spese. Abbiamo cavalcato la partita che è venuta fuori, se fossimo stati più spregiudicati e avessimo preso gol adesso saremmo qui a piangere».