Yanis Massolin, la prima da titolare è da applausi: quando esce, la luce del Modena si spegne
Un’ora in campo per il centrocampista francese contro il Catanzaro: gol sfiorato, assist per l’1-0 di Pedro Mendes e due ammonizioni propiziate prima di essere richiamato in panchina da Sottil
MODENA. Al Braglia è nata una stella? Beh, forse è ancora presto per dirlo… una cosa è però certa: un talento cristallino come Yanis Massolin a Modena non si vedeva da tempo. Il gigante francese aveva già fatto breccia nei cuori dei tifosi canarini a suon di ottimi ingressi dalla panchina e soprattutto grazie al super gol del pareggio in extremis contro il Frosinone. Poi, contro il Catanzaro, ecco la prima maglia da titolare e la definitiva consacrazione.
Il debutto da titolare
Andrea Sottil lo schiera nell’undici titolare dietro alla punta (un ruolo delicato che, per usare un eufemismo, fin qui non aveva ancora trovato il perfetto interprete). Trascorrono tre giri di lancette e già inizia a dare spettacolo: entra in area, si sposta la sfera sul sinistro, con un colpo di suola va dall’altra parte e solo un salvataggio in extremis gli nega la gioia del gol col mancino. Con la partita bloccata i minuti scorrono senza occasioni, ma lui la accende. Alla mezz’ora, sugli sviluppi di un contropiede, la palla gli rimbalza sulla schiena all’altezza della metà campo, ma lui la addomestica e salta secco Bettella. A questo punto inizia la sua discesa: corre fino all’area di rigore con un metro di maglia tirata e viene chiuso in angolo solo a due passi dall’area piccola. La caparbia di Yanis incendia lo stadio, ma è solo il preludio di ciò che succederà secondi più tardi. Nonostante i suoi 197 centimetri, a presentarsi dalla bandierina è infatti proprio Massolin, che con una pennellata perfetta dipinge sulla testa di Mendes per la rete del vantaggio. Ciò che resta del primo tempo è “Masso Show”, con tante belle giocate e soprattutto un’imbucata al bacio su cui Zampano non arriva per questione di millimetri. Nella seconda frazione il classe 2002 cambia metà campo, ma non copione: effetti speciali ogni volta che si va dalle sue parti e altra ammonizione propiziata dopo essersi preso gioco anche di Cassandro.
La sostituzione dopo un’ora
La sua gara dura solo 60 minuti, ma esce accompagnato da un’unanime standing ovation e un po’ di dispiacere per la prematura sostituzione. D’altro canto, anche se il cambio era prevedibile visto l’impiego avuto sin qui, anche voler continuare a vederlo giocare era più che lecito: perché Yanis Massolin è davvero uno di quei giocatori per cui vale la pena pagare il biglietto. Sarà un caso, o forse no, che dopo la sua uscita dal campo anche la luce del Modena si è spenta, con la rimonta del Catanzaro e la prima sconfitta dei canarini in casa.

