Carpi mezza beffa: col Guidonia solo pari, pagato l’unico errore difensivo
Biancorossi subito avanti mancano di concretezza: 2025 chiuso col pari, la sfida valeva il quarto posto
CARPI. Finisce con un salomonico pareggio la sfida che metteva in palio il quarto posto tra due delle più belle sorprese di questo avvio di campionato. Una partita a lungo condotta dai padroni di casa, capaci di arrivare molte volte alla conclusione verso lo specchio della porta avversaria senza però trovare mai l’imbeccata decisiva e lo spunto vincente, finendo per essere puniti dall’unica sbavatura difensiva. Un pareggio che sa quasi di beffa per il Carpi, vincitore indiscusso ai punti, ma che serve comunque a muovere la classifica e a chiudere il girone d’andata ben al di sopra di ogni pronostico della vigilia.
Ritorna Pitti
Mister Cassani ritrova Pitti e Panelli, rientranti dalla squalifica, ma deve ancora fare i conti con le indisponibilità di Amayah e Mahrani, oltre al lungodegente Forapani. Il tecnico rivede l’assetto arretrato: reinserisce Pitti e trasloca Rossini in posizione centrale. Davanti torna Sall, mentre in mediana Pietra viene preferito a Rosetti. In casa Guidonia pesa l’assenza di Tascone, metronomo della squadra di Ginestra. All’ultimo si ferma anche Zappella, costretto al forfait durante il riscaldamento e sostituito da Marchioro.
Botta e risposta
Le due squadre si presentano in campo sgombre da assilli di classifica e la leggerezza si traduce subito in frenesia di gioco. Dopo appena 47 secondi Casarini inventa un assist di velluto che scavalca la linea difensiva del Guidonia e piove preciso su Sall, che addomestica il pallone, si gira e conclude di destro. Il palo respinge, ma la sfera rimbalza sulla schiena di Stellato e rotola in rete. Il Guidonia, tuttavia, non ha tempo né voglia di rimuginare: la replica è immediata e porta al pareggio. Al 7’ Vitturini si libera con un triangolo lungo la linea di fondo, punta la porta e costringe Sorzi all’uscita; il pallone messo al centro trova Zuppel puntuale all’appuntamento e il cui tocco secco elude l’intervento disperato dei difensori biancorossi. La partita resta così spalancata. Dopo una sortita ospite in cui Zuppel arriva con un soffio di ritardo, è soprattutto il Carpi a prendere in mano il filo della manovra. Non ci sono strappi improvvisi né accelerazioni rabbiose, ma l’azione è avvolgente e produce più di un pericolo. Pitti prova dal limite senza inquadrare i pali, Sall inventa un tiro-cross che Stellato è costretto ad alzare sopra la traversa, Rossini sfiora il gol di testa, Pietra colpisce ancora di testa ma Cristini salva a un passo dalla linea. Seguono altri assalti aerei di Tcheuna e Zagnoni, sui quali Stellato è sempre puntuale.
Carpi in dominio
Nella ripresa il Guidonia alza inizialmente i giri del motore, costringendo il Carpi a qualche minuto di sofferenza, ma è un fuoco di paglia. Col passare del tempo gli ospiti arretrano il baricentro e cedono l’iniziativa ai biancorossi, che però di rado riescono a dare imprevedibilità e velocità alla manovra. Le occasioni però non mancano: Cecotti impegna Stellato con un bel diagonale, Rossini da corner mette a lato da pochi passi, Casarini calcia due volte, prima trovando la risposta del portiere e poi alzando troppo la mira, mentre Pietra accarezza l’esterno della rete. Nel finale Franchini ha sul piede la palla della beffa vera, ma tutto solo in area spedisce col piattone oltre la traversa. L’ultima emozione arriva in pieno recupero, su una richiesta di FVS dei padroni di casa per un presunto fallo di mano: l’arbitro rivede l’azione al monitor ma lascia correre. Niente rigore, sipario sul match, e il risultato resta inchiodato.

