La comunità viaggiante – Guarda il docufilm sui 50 anni del Villaggio Giardino
Non palazzi immersi nel verde, ma vagoni di un treno che da cinquant’anni porta in viaggio una comunità: quella del Villaggio Giardino. È questo il senso del docufilm "La comunità viaggiante”, di Riccardo Finelli con la direzione artistica di Christian Pugnaghi, patrocinato dal Comune di Modena, che la Gazzetta di Modena offre in visione ai propri lettori
MODENA. Non palazzi immersi nel verde, ma vagoni di un treno che da cinquant’anni porta in viaggio una comunità: quella del Villaggio Giardino. È questo il senso del docufilm "La comunità viaggiante”, di Riccardo Finelli con la direzione artistica di Christian Pugnaghi, patrocinato dal Comune di Modena, che la Gazzetta di Modena offre in visione ai propri lettori.
Il documentario, già proiettato in anteprima in due serate presso la Parrocchia di Gesù redentore, è una grande narrazione corale costruita su oltre sessanta conversazioni fatte da Finelli con vecchi e nuovi abitanti, in occasione dei cinquant’anni del Villaggio. Una narrazione che parte dall’idea di fondo su cui nacque il comparto, già nel Piano Regolatore del 1965. Realizzare una periferia mai vista prima, dove lo spazio pubblico vince sullo spazio privato e l’urbanistica serve a fare incontrare le persone: dai portici, all’assenza di cancelli, fino a un cuore verde di alberi e prati privo di attraversamenti carrabili. Parte da lì il viaggio di una comunità attraversata da passioni civili e politiche, dove le strade sono alle volte divise scientificamente fra “bianchi” e “rossi”, fra signori e classe operaia, ma diventano subito laboratorio di confronto, convivenza e, soprattutto, collaborazione, con la fioritura di numerose realtà associative. Lungo quel percorso migliaia di persone trovano nel Villaggio Giardino una sorta di terra promessa, con tutte le contraddizioni tipiche dei crogioli di gente, dove il benessere convive con sacche di marginalità (ad esempio, la famigerata via Fleming). Il documentario attraversa tutti i luoghi del Villaggio fino ad arrivare ai giorni nostri.
«La comunità viaggiante – spiega Finelli – è in realtà un lavoro collettivo di decine di abitanti del Villaggio Giardino che hanno messo a disposizione aneddoti, foto e filmati, fino a farsi intervistare in prima persona. Per questo credo sia giusto restituire questo racconto alla comunità non solo del Villaggio, ma di tutti i modenesi, rendendolo visibile a tutti. Con l'idea non solo di ricordare il passato, ma di capire in che modo un luogo così identitario si può reinventare per le prossime generazioni»