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La presentazione

Massimo Mezzetti, prime parole da candidato sindaco di Modena: «Una scelta di cuore»

Massimo Mezzetti, prime parole da candidato sindaco di Modena: «Una scelta di cuore»

Scelto dal Pd e dalla coalizione di centrosinistra: «Ma io non ho tessere, appartengo a me stesso»

20 gennaio 2024
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MODENA. «Non ho ancora capito quando è stato il momento in cui mi sono fatto fregare. Come avrebbe detto Elly Schlein, non li ho visti arrivare. Non c’è stata una telefonata particolare, ma, a un certo punto, una presa d’atto della situazione che si stava determinando nella città. Se devo essere sincero, non è stata nessuna telefonata ma è stata mia moglie, quando mi ha detto “vedo che sei molto travagliato e combattuto: va’ dove ti porta il cuore”. E il cuore mi ha portato qui».

Sono le prime parole da candidato sindaco di Modena, unico per il Pd e il centrosinistra, di Massimo Mezzetti, verso le elezioni comunali del secondo weekend di giugno.

LA CONFERENZA

Al fianco di Federica Venturelli e Roberto Solomita, segretaria del Pd della città di Modena e segretario provinciale del Pd modenese, Mezzetti si è presentato oggi, sabato 20 gennaio, in conferenza stampa dopo l'investitura unanime a suo favore dell’assemblea cittadina dem di giovedì sera, riunita con oltre 280 persone alla polisportiva San Faustino in rappresentanza di 14 circoli.

Mezzetti ha sciolto il nodo di questi mesi, nel corso dei quali ben otto candidati hanno pensato seriamente di candidarsi come aspiranti “eredi” del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, in sella da due mandati.

IL PROFILO

Nato a Roma nel maggio 1962, sposato e padre di un figlio, Mezzetti, attuale direttore generale di Biografilm Festival, è maturato politicamente a Modena, nelle file Pci-Pds-Ds, ed è stato assessore regionale (a Cultura e Legalità) nel primo mandato da presidente di Stefano Bonaccini.

Sul fatto che Mezzetti oggi sia un “senza tessera”, ha osservato il diretto interessato in conferenza stampa: «Ho massimo rispetto dei partiti, a partire dal Pd che è il più rappresentativo in città. Il Pd non deve vivere il fatto che io non abbia la tessera con preoccupazione, anzi: non averla non dico possa aiutare la costruzione della coalizione, ma offre un approccio aperto e disponibile con tutti».

SENZA TESSERE

Mezzetti ha chiarito il concetto: «Non appartengo a nessuno, ho una storia che i più anziani ricordano. Io appartengo a me stesso, non sono “di Bonaccini, Schlein e Muzzarelli” o altri. Sarebbe anche offensivo della mia intelligenza. Di Bonaccini e Muzzarelli – ha ricordato sorridendo – sono stato segretario di federazione di partito. Sono loro ad essere cresciuti sotto la mia ala, non il contrario».

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In ogni caso, ha aggiunto il neocandidato sindaco sulla sua corsa appena cominciata, «la mia disponibilità è un atto d’amore verso questa città, e vorrei fosse questo lo spirito che tutti ci mettono. È uno spirito di servizio, sono a conclusione di un percorso. Dopo eventualmente aver fatto il sindaco non aspiro a incarichi parlamentari, anche per una questione anagrafica. Sono alla fine di un percorso», ha rimarcato il 61enne Mezzetti.

NO ALLA POLITICA URLATA

Nel lungo intervento letto in conferenza stampa, prima delle domande dei giornalisti, Mezzetti ha evidenziato qua e là come, in generale, «oggi siamo tutti travolti da un perenne frastuono di parole e rumori, non siamo più abituati ad ascoltare e al silenzio. Abbiamo paura  di scoprire un qualcosa di noi che non ci piace nel silenzio, abbiamo sempre bisogno di rumori e di politica urlata».

Per questo, ha assicurato Mezzetti, «non guardo più talk show: ripristiniamo un’ecologia delle parole, quindi. Faccio appello in questo senso ad una mobilitazione non solo di partiti e forze politiche, ma di intelligenze e forze vitali della società modenese, come fondamento di una comunità che si è sempre distinta per senso civico e solidarietà, per una Modena – ha scandito il candidato del centrosinistra – gentile, accogliente e responsabile».

Prima delle domande, Mezzetti ha scherzato e si è scusato «per la lunghezza del mio intervento», promettendo: «Le prossime occasioni saranno più “sintetiche”...».