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Modena, la direttrice generale dell'Ausl: «La carenza di personale? Un’altra pandemia, senza le coop servizi sospesi»

di Gabriele Farina
Modena, la direttrice generale dell'Ausl: «La carenza di personale? Un’altra pandemia, senza le coop servizi sospesi»

Petrini confermata alla direzione generale dell’Azienda sanitaria modenese

09 maggio 2024
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MODENA. «Il problema del personale è un’altra pandemia». Fresca di conferma alla direzione generale dell’Ausl di Modena, Anna Maria Petrini ha affrontato un tema sempre attuale: la carenza di medici, infermieri e professionisti sanitari negli ospedali.

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La conferma di Petrini è arrivata ieri assieme all’approvazione dei bilanci consuntivi 2023 sia dell’Ausl sia del Policlinico. «Nonostante le difficoltà, li abbiamo chiusi in pareggio come nel 2022», ha detto la direttrice generale.


Il bilancio del 2022 dell’Ausl ha suscitato un intervento della Corte dei Conti, che ha riscontrato «gravi criticità», sollecitando un intervento della Regione. Tra le voci contestate, il ricorso alle cooperative per far fronte alla carenza dei medici.


«Il contributo delle cooperative è stato integrativo», ha ribadito Petrini, per cui non era disponibile un “piano B”. «L’alternativa era quella di sospendere il servizio – ha aggiunto la direttrice generale – e ovviamente non vogliamo arrivare a questo punto».

IL PUNTO DELLA DIRETTRICE


La direttrice generale ha rimarcato che «i bandi di contratto sono sempre aperti», sottolineando che il ricorso dell’Ausl ai turnisti è diminuito del sessanta per cento rispetto a due anni fa.
Tuttavia, come ribadito da Petrini, le difficoltà permangono. «Il percorso non è così immediato», ha posto in evidenza. La coperta del personale rimane corta. «Abbiamo criticità a Ginecologia, Oculistica, Dermatologia, Anestesia – ha elencato Petrini – Continuiamo ad avere carenze di professionisti».

LA PUNTA DI UN ICEBERG


La penuria attuale sarebbe come la punta di un iceberg di scelte fatte in passato, di cui si stanno ancora pagando le conseguenze. «C’è l’impegno da parte dell’azienda a superare gradualmente tutte le criticità – ha aggiunto Petrini – con le risorse che troviamo e l’impegno di tutta la rete provinciale, inclusa l’università. L’impegno è di dare sempre una risposta ai cittadini».


L’università di Modena e Reggio Emilia significa anche l’azienda ospedaliera universitaria (Aou) e quindi il Policlinico. Tra le due aziende e l’ospedale di Sassuolo è stata firmata una convenzione per acquisire specializzandi dal Policlinico da impiegare in attività di emergenza urgenza di bassa e media criticità.
«Vi è stato un impegno per cercare di rientrare con le disponibilità che ci sono nell’area del pronto soccorso – ha ripreso Petrini – Purtroppo, ci sono posti in specialità che non sono coperti».


La direttrice generale ha voluto ringraziare la Regione Emilia Romagna per aver «integrato i fondi e ripianato i disavanzi» anche alla luce della pandemia vera e propria. «Il Covid è stato uno tsunami per tutti – ha osservato Petrini – e ha reso la popolazione sempre più bisognosa».


Petrini ha presentato ieri la relazione di metà mandato in Provincia, sede della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss). La relazione è stata approvata da tutti i sindaci approvati con l’unica astensione di Mirandola. Gli stessi voti si sono registrati per i bilanci consuntivi (relativi quindi al 2023) delle due aziende.
L’Ausl ha fatto segnare un utile pari a 12mila euro mentre la spesa per il personale dell’Aou è cresciuta di quasi due milioni (un milione e 960mila euro), riducendo di 860mila euro le prestazioni sanitarie da privati.