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Stellantis, incontro a Roma sugli stabilimenti Maserati di Modena e VM di Cento

Stellantis, incontro a Roma sugli stabilimenti Maserati di Modena e VM di Cento

L’assessore regionale Vincenzo Colla: «Abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti con garanzie occupazionali e investimenti innovativi. Resta una forte preoccupazione per marchi e presenze che hanno fatto la storia dei motori in Emilia-Romagna e nel Paese»

13 giugno 2024
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ROMA. «Ribadendo quanto già avanzato in questi mesi, ho espressamente chiesto che Stellantis presenti un piano complessivo che tenga conto del tema delle necessarie garanzie occupazionali e degli investimenti innovativi per Maserati e VM. Ci aspettiamo che sia un progetto all’altezza, che non ridimensioni marchi simbolo della Motor Valley dell’Emilia-Romagna come quello della Maserati di Modena o della Vm di Cento, mettendo a rischio presenze che hanno fatto la storia dei motori in questo Paese, e non solo».

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro, svoltosi oggi a Roma con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e i rappresentanti del Gruppo Stellantis per fare il punto sui siti produttivi ex Fiat-ex Fca presenti in Emilia-Romagna: gli stabilimenti Maserati di Modena e la VM di Cento, nel Ferrarese. Al vertice ministeriale, oltre alla Regione Emilia-Romagna, anche l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive) e le organizzazioni sindacali.
Entro luglio si concluderà a Palazzo Chigi la fase complessiva del confronto tra Mimit, Regioni e forze sindacali sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia.

«Il depauperamento dell’Innovation Hub della Maserati, la cassa integrazione per lo stabilimento di Modena e il silenzio sul futuro del sito di Cento ci preoccupano. Per questo – ha concluso Colla –abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti: su Maserati la produzione di nuovi modelli e certezza di avvio per quelli elettrici annunciati, su VM la conferma del piano industriale di cinque anni per la riconversione nei motori per industria marina, per agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni».