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Allarme sicurezza

Rappresentante di gioielli scippato in corso Vittorio Emanuele: «Lo hanno pedinato e derubato»

di Gabriele Farina

	Corso Vittorio Emanuele
Corso Vittorio Emanuele

Parla l’orefice con cui il professionista si era incontrato poco prima: «Le vie del centro storico dal tardo pomeriggio sono pericolose, sevono più telecamere e un intervento deciso del Comune di Modena»

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MODENA. «L’amministrazione comunale non prende a cuore i rischi di noi gioiellieri». A denunciarlo è un noto gioielliere del centro storico. Martedì sera aveva incontrato il rappresentante di gioielli scippato di lì a poco in corso Vittorio Emanuele. Il professionista stava camminando con uno zaino carico di gioielli dal valore di migliaia di euro quando è stato raggiunto, verso le otto di sera, da due ladri in motocicletta. Avevano i volti coperti dai caschi. Hanno colto il rappresentante di sorpresa, lo hanno strattonato e in pochi istanti gli hanno strappato e portato via lo zaino, scappando per le strade di Modena.

Il gioirelliere è sicuro: «Lo hanno pedinato»

Sul furto stanno indagando le forze dell’ordine con l’ausilio delle telecamere. Gli occhi elettronici possono permettere di risalire alla targa della moto e agli spostamenti dei due prima e dopo il furto di martedì sera. Tuttavia, il gioielliere teme che la moto con cui sono scappati sia rubata e che quindi risulti difficile risalire all’identità dei due ladri. «Lo hanno pedinato e derubato – ha detto l’esercente – Con oggetti così piccoli come i gioielli chi si è visto, si è visto. I carabinieri hanno spiegato che è un furto con destrezza: per me è una categoria di reato depotenziata. I ladri rischiano di più a rompere il vetro di un’auto e a rubare pochi centesimi».

Gioiellerie nel mirino in centro

Tanta l’amarezza nel commerciante, che teme per la sua incolumità oltre per i suoi affari nel lavorare in centro. «Al mattino è tutto bello – ha aggiunto – mentre al pomeriggio cambiano il passaggio e il passeggio. Non passa nessuno e dobbiamo stare attenti quando chiudiamo». Il plurale non è casuale. Il gioielliere non si riferisce unisce solo alla sua attività, ma a tutte quelle del centro. «Parlo anche a nome della categoria – ha sottolineato – visto che ci sono stati furti, come quelli da Caroceli e Blondi». Il gioielliere si è detto scosso per il furto, ma non sorpreso. Nel 2023 a Modena si sono registrati 17 furti con strappo e 243 con destrezza a fronte di 4.200 denunce. Dai dati del Sole 24 Ore si evince che Modena è scivolata al 66° posto in Italia alla voce “Giustizia e sicurezza”. «Servono più telecamere – ha auspicato – e anche più controlli su determinate attività a rischio, come sono appunto le gioiellerie. Non possiamo dotarci tutti di una guardia personale».

La richiesta di più sicurezza

L’esercente ha quindi avanzato critiche sugli investimenti fatti dal Comune per la sicurezza. «L’amministrazione ha profuso tanti soldi ed energie per gli “street tutor” in via Gallucci – ha sottolineato – dove ci sono attività diverse dalla nostra. Chi lavora nel settore del “food” non è una categoria ai margini, come siamo invece noi gioiellieri». Sugli street tutor ha annunciato novità il sindaco Massimo Mezzetti lo scorso 10 gennaio: il Comune parteciperà al bando regionale per il progetto, estendendo il raggio di azione delle “giubbe gialle” anche nella zona tra piazza Pomposa e il Novi Sad. Per il gioielliere serve di più per un cambio di passo in fatto di sicurezza per le attività del cuore di Modena. «Le vie del centro sono pericolose – ha concluso il gioielliere – Capisco che lo stesso accade anche in altre parti d’Italia. Noi però siamo il centro di Modena: è da noi che sono concentrati i punti vendita cittadini».

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