Xiaomi vola con il progetto “Modena”: boom di ordini per il suv elettrico (ispirato alla Ferrari)
L’azienda cinese passata dagli smartphone alle auto fu protagonista del caso della SU7, la sua prima berlina: si mosse anche il Governo affinché non fosse chiamata Modena. Ora il lancio della YU7, realizzata sulla piattaforma che mentiene il nome della nostra città: ricorda la Purosangue
MODENA. Quasi trecentomila ordini in un’ora per un’auto elettrica che in patria costerà tra i trentamila e i quarantamila euro e che è costruita in Cina: su una piattaforma che si chiama Modena. Xiaomi YU7 è il nome del Suv ad alte prestazioni a cinque porte e cinque posti presentato dall’omonimo produttore di telefoni cellulari.
Il “caso Modena” dello scorso anno
l’anno scorso l’azienda sembrava volesse chiamare la sua prima auto, la berlina SU7, proprio con il nome della nostra città. Anche il governo si è schierato contro questa possibilità e favorevoli e contrari si confrontarono anche sulle nostre colonne. Non potendo chiamare le sue vetture con il nome di Modena, almeno in Italia, Xiaomi decise però di utilizzare questa denominazione geografica per la piattaforma sulla quale esse sono costruite.
Il lancio della YU7: tutte le caratteristiche
Con un’apertura l’altro giorno a 61 dollari alla Borsa di Hong Kong, il suo massimo storico, il titolo di Xiaomi ha evidenziato l'entusiasmo degli investitori per questo nuovo modello. Lo YU 7 è imponente (è lungo quasi cinque metri), pesa fino a due tonnellate e mezzo e va a sfidare apertamente la Tesla Model Y ma anche modelli europei molto blasonati, oltre che della stessa BYD cinese. Fra i suoi punti forti, ovviamente, la tecnologia: il cruscotto è dominato da tre schermi Led ad altissima risoluzione su una larghezza complessiva di 1,1 metri. Il modello ‘base’ a trazione posteriore offre 'solo' 320 cavalli ma al vertice della gamma ci sarà la Max AWD, con ben 691 cavalli di potenza e che arriva da zero a cento chilometri orari in soli 3,23 secondi, per una velocità massima di 253 chilometri orari. Tutte le versioni dello YU7 – che offrono una autonomia fra i settecento e gli ottocento chilometri – utilizzano batterie a 800 Volt con carburo di silicio, per garantire ricariche ultra-rapide. «Grazie al supporto per la ricarica ultraveloce – spiega la casa cinese – raggiunge l'80% di carica in appena dodici minuti e può ricaricare fino a 620chilometri in quindici minuti». Sulle versioni Max, un frigorifero intelligente di bordo da 4,6 litri può contenere sei lattine e può raffreddare o riscaldare le bevande secondo necessità. Ancora, il sistema audio premium a 25 altoparlanti integra il nuovo algoritmo audio di Xiaomi «per garantire a chi è seduto su ogni sedile un’esperienza di ascolto eccezionale». A livello estetico, la carrozzeria è stata disegnata ispirandosi chiaramente ad alcuni celebri modelli europei e giapponesi. In particolare alla Ferrari Purosangue, grandissimo successo di pubblico per la casa di Maranello e che costa oltre dieci volte di più dello YU7, oltre a portare un marchio leggendario.
Si vedrà anche in Italia?
In Cina le vendite di veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in stanno ormai superando quelle delle auto tradizionali, ma gli investimenti richiesti dallo sviluppo tecnologico e una concorrenza spietata tra tantissimi marchi sorti da zero negli ultimi anni stanno mettendo a dura prova i bilanci delle aziende del settore automobilistico. Il debutto ufficiale dello YU7 è previsto per il mese di luglio in Cina ma non è chiaro se lo vedremo in Italia.
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