Mamma Pina ricorda Aurora, morta nel tragico incidente: «Ti abbraccio fino a lassù»
La 24enne di Zocca ha perso la vita in uno schianto sulla tangenziale. Gli amici: «Al funerale un raduno di moto per ricordarla, lei avrebbe voluto così». Rimane gravissimo il 27enne alla guida dell’auto
ZOCCA. «La morte non può fermare il vero amore, può solo ritardarlo un po’ e rimandare l’abbraccio che avrei voluto darti oggi a un domani in cui saremo di nuovo insieme e felici. Non è un addio ma un arrivederci. Ti amo, la tua mamma». È straziata dal dolore mamma Giuseppina, “Pina”, nel ricordare la figlia Aurora Passanti, morta in un incidente stradale domenica pomeriggio sulla tangenziale di Modena. Sotto choc l’intera comunità di Zocca, dove la giovane è nata e cresciuta ed era molto conosciuta: ora lavorava come barista. Un’amica stretta ha scelto di sfogare sui social tutto il suo dolore: «Sorridi da lassù, bella come sei, sorelle per sempre». Aurora, Aury per gli amici, in paese aveva frequentato le scuole elementari e medie, per poi iscriversi al Cavazzi di Pavullo, che raggiungeva tutte le mattine in autobus da pendolare. Qui aveva tanti amici, la sua compagnia. È di Pavullo anche il 27enne, A.M, che guidava la Toyota che si è schiantata contro un albero e poi ha preso fuoco. Le sue condizioni sono gravissime: è ricoverato in rianimazione all’ospedale Maggiore di Parma.
Il ricordo dell’amica
«Ancora non mi sembra vero, è tutto così impossibile, eppure è la realtà, non mi escono le parole, perché probabilmente nemmeno ci sono per spiegare ciò che è successo. Sei andata via troppo presto, avevamo ancora una vita da passare insieme. Ora ho un angelo in più in cielo che mi protegge, veglia su noi e dacci la forza di andare avanti», ha scritto ancora l’amica su Facebook.
La passione per le moto
La 24enne durante l’infanzia e l’adolescenza aveva militato nella scuola calcio dell’Fc Zocca nella squadra maschile: in porta dava del filo da torcere ai coetanei. Poi, si era aggiunta la passione per le moto. E infatti appena compiuti 16 anni aveva preso la patente e acquistato subito una moto 125. Poi, crescendo, è aumentata la cilindrata: ultimamente la si vedeva passare a bordo di una Yamaha R7, su cui posa fiera nella foto profilo di Facebook. Un amore ereditato dalla mamma, anche lei motociclista.
Il cordoglio
«Non ci sono parole, sono rimasto di stucco davanti alla notizia – commenta Maurizio Peri, titolare del Motobar, dove Aurora aveva lavorato fino a qualche mese fa – Era una brava ragazza, attenta sul lavoro. E poi aveva questa gran passione per la moto fin da quando era piccola. Insieme a lei, alla mamma e ad altri amici, andavamo spesso in giro in moto. È stata una tragedia». Increduli gli amici centauri che con lei hanno condiviso chilometri di strade. In occasione del funerale si presenteranno tutti in moto, come avrebbe voluto lei. «Dovevamo sempre fare quel giro», ha scritto uno di loro.
Il ricordo del compagno di scuola
Ma a ricordarla è anche chi, Aurora, l’aveva conosciuta a scuola anni fa: «Anche se da anni non ci sentivamo, la notizia della tua scomparsa mi ha colpito profondamente. Ti ho conosciuta tra i banchi di scuola e poi siamo stati compagni di squadra, entrambi portieri. Non posso dimenticare il tuo sorriso gentile e le parole con cui riuscivi sempre a spronare tutti a dare il massimo. Ho sempre ammirato il tuo carisma e il modo in cui incoraggiavi gli altri, con quella gentilezza che faceva la differenza: è qualcosa che vivrà per sempre dentro di me», ricorda Salvatore Pellettieri. «In questo momento di grande dolore, il sindaco, l'amministrazione, e tutta la comunità si stringono con sincera commozione alla famiglia, agli amici e a quanti le hanno voluto bene» si legge sui profili social del Comune di Zocca.
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