Gazzetta di Modena

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La violenza

Donna stuprata a San Damaso, l’arrestato è un giovane insospettabile

di Daniele Montanari
Donna stuprata a San Damaso, l’arrestato è un giovane insospettabile

Ha venti anni, vive a Castelfranco e va a scuola. L’avvocato: «I genitori non nutrivano il minimo sospetto, è una famiglia normale»

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MODENA. È un 20enne insospettabile il presunto responsabile dell’aggressione choc a una 50enne modenese sulla pista ciclabile del percorso Vivi Natura a San Damaso.

Il ragazzo, nato in Marocco ma con cittadinanza italiana, residente a Castelfranco, è stato arrestato venerdì pomeriggio, 3 ottobre, dagli agenti della Squadra Mobile, che hanno condotto la complessa indagine con il coordinamento della Procura (pm Ilaria Corbelli). È stato quindi condotto, su disposizione del gip Barbara Malvasi, nel carcere di Sant’Anna, con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata, rapina aggravata e lesioni aggravate.

«Devastati i genitori»

Il dramma nel dramma in questa vicenda è che il presunto responsabile è un ragazzo di soli vent’anni, che va ancora a scuola e che viene da una famiglia che appare bene integrata. Frequenta infatti la quarta superiore (è stato bocciato più volte) in un istituto professionale di Bologna, e vive a Castelfranco con i genitori e i fratelli. «A casa sono devastati – sottolinea l’avvocato Francesca Corsi di Reggio Emilia – i genitori non nutrivano il minimo sospetto, è una famiglia normale che vive in un contesto tranquillizzante, non certo di degrado. Il ragazzo non aveva dato segni particolari di disagio, solo qualche problema a scuola, ma come tanti. Non era certo una situazione allarmante, per questo non si capacitano dell’accaduto. Lui a sua volta mi è apparso molto provato dalla situazione: è incensurato, e alla sua prima esperienza carceraria, che lascerà inevitabilmente il segno». La vittima è tutelata dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Peter Martinelli che al momento, in accordo con la vittima, non rilasciano dichiarazioni.

Il sindaco Giovanni Gargano

Anche il sindaco di Castelfranco, Giovanni Gargano, su Facebook ha commentato la vicenda: «La notizia dell’arresto di un giovane residente a Castelfranco Emilia, accusato di una violenza terribile e disumana, ci colpisce, ci addolora e amareggia profondamente. Desidero innanzitutto esprimere, a nome mio personale e dell’intera comunità castelfranchese, la più sincera e sentita vicinanza alla vittima. La violenza subita è un atto inaccettabile, che offende non solo una persona ma l’intera società civile. Episodi come questo ci ricordano con forza quanto sia necessario contrastare ogni forma di violenza e di cultura del possesso, quella mentalità distorta e pericolosa che porta alcuni uomini a considerare le donne come oggetti, e non come persone libere e uguali. Come comunità dobbiamo reagire uniti, con fermezza e con educazione al rispetto. È una battaglia culturale, prima ancora che giudiziaria, che richiede impegno, consapevolezza e responsabilità da parte di tutti.Alle donne va la nostra solidarietà. Agli uomini, un richiamo: serve cambiare sguardo, linguaggio e comportamenti, ogni giorno indipendentemente da razza, religione etc. Un sentito ringraziamento alla Procura della Repubblica, squadra mobile della Questura di Modena e a tutti coloro che grazie al loro impegno hanno contribuito all’arresto del giovane».