Gazzetta di Modena

Modena

L’addio

L’ultimo abbraccio di Modena a Stefano Totaro sulle note di Bob Dylan

di Enrico Ballotti
Stefano Totaro Funerali alla Chiesa di Collegara a San Damaso
Stefano Totaro Funerali alla Chiesa di Collegara a San Damaso

Centinaia di persone ai funerali dello storico giornalista della Gazzetta di Modena scomparso a 63 anni

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MODENA. «La risposta, amico mio, soffia nel vento», canta il “tuo” Bob Dylan. E in tanti, oggi – 20 ottobre – , questa risposta non l’hanno trovata, nemmeno nel vento. E come si fa a trovare risposte? Forse meglio affidarsi proprio a Stefano che avrebbe chiuso la questione con il più classico dei “freghten”. Quel “freghten”, che in molti questa mattina hanno riportato alla memoria nel piazzale della chiesa di San Damaso dove si è svolto l’ultimo saluto a Stefano Totaro, scomparso a 63 anni , per diverso tempo penna fine e attenta della Gazzetta di Modena. Due canzoni dell’infinito repertorio del “suo” Bob Dylan lo hanno accompagnato fino alla fine: Blowin' In the Wind, che appunto racconta delle risposte da cercare nel vento, e Mr. Tambourine Man.

L’addio

Stretti ai famigliari – alla sorella Francesca, al fratello Enrico a Rossana e Luca – i colleghi della “Gazza” e delle altre testate cittadine. Con loro tanti amici. I volti di quel centro storico che Stefano viveva quotidianamente e dove, da piazza Sant’Agostino a Largo Garibaldi, era di casa.

Una messa sobria e sentita celebrata da don Domenico Malmusi, accompagnata dalla musica di Bob Dylan e dalle letture della sorella Francesca oltre che di Giovanni Gualmini, caporedattore della Gazzetta che ha ricordato i giorni di impegno e lavoro in redazione. La cronaca nera, il pane quotidiano di Stefano, ma non solo. Già, perché l’arte di “Tost”, sì proprio l’arte, poteva spaziare sui più disparati campi. Il tutto grazie alla sua arguzia e intelligenza, al suo stile ironico ma profondo. Uno stile che, perché no, richiama a quello dell’idolo Dylan. Dai casi più spinosi e complicati fino alla passione per i colori gialloblù del Modena. Lui, sui gradoni dello stadio Braglia con gli Hniti, che nella sua rubrica – “Sostiene Totaro” – si era inventato una squadra del Modena decisamente particolare. Una puntata della rubrica, quella, che proprio nell’edizione di oggi della Gazzetta potete trovare nelle pagine dello sport. Sfogliando qualche pagina troverete un assaggio dell’inventiva e della simpatia di Stefano in questo caso prestate al pallone. Dal calcio alle opere di Antonio Tabucchi ambientate in quel Portogallo che amava tanto. Questo era Stefano Totaro, poliedrico. E pazienza se spesso la risposta nel vento non c’è. In certi casi basterà un “freghten” di Stefano...