La riforma del sistema 118 a Vignola è realtà: accordo approvato, ecco le novità
Per l’ospedale un investimento da 1 milione di euro, l’automedica diurna resterà mentre quella notturna partirà da Pozza di Maranello
VIGNOLA. La riforma del sistema emergenza-urgenza del Distretto di Vignola è stata approvata. La Ctss (Conferenza territoriale sociale e sanitaria) si è riunita ieri – lunedì 20 ottobre – sottoscrivendo il provvedimento rimasto in sospeso il 18 settembre scorso, quando la sindaca di Vignola Emilia Muratori, a nome degli altri sindaci del Distretto, aveva chiesto maggiori approfondimenti sulle prospettive di sviluppo organizzativo del Distretto stesso, riguardanti in particolare la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, l’ospedale e il suo Pronto soccorso e le nuove strutture in corso di realizzazione.
L’ospedale
Molte le novità contenute nel documento, che delinea anche il percorso che l’ospedale dovrà fare rispetto all’identificazione e consolidamento di una vocazione chirurgica, integrata e complementare agli altri nodi della rete, in particolare di area sud. Sarà dunque previsto in questa logica lo sviluppo delle principali specialità operatorie (Chirurgia generale, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Urologia e Ginecologia) e dell’Ortopedia. Tale percorso porterà poi al completamento della presenza dell’anestesista h 24 (ora non attivo di notte) in coerenza con l’utilizzo più esteso delle sale operatorie. Già previsti anche 930mila euro di investimenti sulla struttura che ospita l’Ospedale, per il miglioramento dell’impiantistica, il rifacimento di parte della pavimentazione e dei percorsi interni e per migliorare l’accessibilità degli ambienti più frequentati, come la fisioterapia.
Pronto soccorso e automedica
Per quanto attiene al Pronto Soccorso, sarà incrementato l’organico medico in modo da garantire un doppio turno medico notturno. La misura sarà attivata in contemporanea alla riorganizzazione, in ottica di rete territoriale, dell’automedica. L’automedica diurna continuerà a essere attiva per 12 ore sia a Vignola che a Maranello, mentre quella notturna (12 ore) avrà come luogo di partenza Pozza di Maranello, con l’obiettivo di raggiungere un’utenza più ampia, con la copertura di entrambi i territori. Confermato l’attuale presidio infermieristico sui mezzi di soccorso di Rocca Malatina, Zocca e Montese. Verrà inoltre consolidato l’accordo operativo con l’Ausl di Bologna per l’utilizzo dei mezzi nelle aree di confine, come appunto quella tra Bazzano e il vignolese. La distribuzione dell’intera flotta dei mezzi di soccorso, quindi, viene considerata nell’ambito ampio della rete d’emergenza territoriale, con l’obiettivo di rendere più efficace la risposta clinico-assistenziale della rete del 118. L’intero percorso, come richiesto dai sindaci del Distretto, sarà oggetto di costante monitoraggio e rendicontazione.
Le basse complessità
Entro il primo semestre del 2026 verrà attivato l’Ambulatorio per le urgenze a bassa complessità, pensato per dare risposte ai bisogni clinici minori, riducendo la pressione sul Pronto soccorso e aumentando la capacità di presa in carico tempestiva dei pazienti con il coinvolgimento e la sinergia dei Medici di medicina generale. Previsto, infine, anche un percorso partecipato con la comunità che accompagni la realizzazione della nuova Casa della comunità e dell’Osco di Vignola (cantieri in corso nella zona della tangenziale vignolese) che avranno valenza distrettuale.
La sindaca
«Avevamo chiesto che gli impegni messi a punto in questi mesi di confronto franco con Ausl fossero messi nero su bianco – conferma la sindaca di Vignola Emilia Muratori a nome dei sindaci del Distretto –. La riorganizzazione dei servizi sanitari è un tema molto sensibile per i nostri concittadini. Pur comprendendo quindi le necessità di una razionalizzazione, facendoci portavoce delle preoccupazioni della nostra comunità, abbiamo chiesto che venisse esplicitato il quadro complessivo dello sviluppo dei servizi sanitari del Distretto, dal sistema di emergenza-urgenza all’Ospedale alla medicina del territorio, e che l’intero percorso venga costantemente monitorato nei suoi risultati concreti», conclude Muratori.
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