Gazzetta di Modena

Modena

Il set in centro storico

Piazza Grande torna agli anni Quaranta per la serie tv Rai sulla famiglia Panini

di Ginevramaria Bianchi

	Il set della serie tv sulla famiglia Panini in piazza Grande
Il set della serie tv sulla famiglia Panini in piazza Grande

Una giornata diversa dal solito in centro storico, con Duomo e Ghirlandina a fare da cornice a edicola, chioschi, auto e moto d’epoca: modenesi e turisti incantati, presenti anche alcuni famigliari e il sindaco Mezzetti

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MODENA. Le edicole a chiosco profumano di inchiostro e carta umida. I giornali, con i titoli in grassetto e l’odore acre di stampa fresca, parlano di regime, di guerra, e di speranze che si affacciano timide tra la cenere dei cortili. Le donne camminano lente, con gonne lunghe che sfiorano i sampietrini, i cappelli che cadono morbidi sugli occhi, e le mani strette sulle borsette di cuoio rigido. E i bambini corrono, ovunque, tra le ombre dei portici, tra biciclette senza freni, tra i carretti cigolanti e le auto d’epoca. Corrono insieme a un suono di fisarmonica, che si intreccia nell'aria con le voci dei venditori ambulanti che gridano le ultime notizie. È Modena, sì. Ma degli anni Quaranta.

Il set in piazza Grande

Un tempo che pare lontano, ma che per un giorno si è materializzato in piazza Grande, sotto lo sguardo immobile del Duomo e della Ghirlandina, bianca come allora, spettatrice immobile di una città che è tornata a respirare la sua giovinezza. Dopo i casting in corso Vittorio Emanuele e i primi ciak in Rua Muro, il cuore della città ieri mattina – venerdì 24 ottobre – si è svegliato in un modo decisamente diverso dal solito. Vecchie automobili, divise consunte, insegne arrugginite. E, attorno, una folla di modenesi incuriositi, turisti col cellulare alzato e anziani che, invece, si sono fermati in silenzio. Forse per un odore, per un suono; sicuramente per un tempo che fu che, per qualche attimo, li ha fatti tornare sui passi della propria vita. Sul set si gira “La famiglia Panini”, la nuova serie in sei puntate prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction in uscita la prossima primavera.

La serie tv Rai

Racconterà la storia della famiglia che, da un’edicola comprata a rate, costruì un impero di sogni e figurine. Al centro, la figura di Olga Cuoghi Panini, madre, vedova, imprenditrice per necessità e per genio che, con otto figli da crescere e la guerra appena finita, si inventò un futuro. Comprò un’edicola in corso Duomo e la fece diventare il primo passo verso una leggenda modenese. Il resto è storia: i fratelli, le figurine dei calciatori, l’album dei sogni. Qualcuno ricorderà le voci delle botteghe, i tranvai, il pane distribuito con i tagliandi, le prime biciclette usate per portare i giornali. E, soprattutto, ricorderà quell’edicola minuscola, che racchiudeva tutto lo spirito di un Paese che voleva solo ricominciare.

La città attorno

Presente in piazza anche il sindaco Massimo Mezzetti insieme ad alcuni membri della famiglia Panini, che ha salutato la piazza addobbata parlando «d’orgoglio cittadino». E la città intera, attorno, sembrava partecipare, complice e spettatrice. “Panini” è tratta dal libro di Luigi Garlando, “L’album dei sogni”, e promette di essere un tributo non solo a una famiglia, ma a un modo d’essere: concreto, testardo, pieno di cuore... modenese, insomma. Una storia che profuma di sacrificio, di mani sporche, di tenacia. La stessa che ha reso grande questa terra. E così, guardando un attore in divisa passare davanti al Duomo, pare quasi di vederla ancora Olga dietro a quel banco, a contare le monetine, aggiustarsi il fazzoletto sul capo. E pare anche, per un istante soltanto, che Modena tutta si sia fermata a ringraziarla. Per aver creduto nei sogni. E per averli incollati, uno dopo l’altro, dentro la memoria di un Paese intero.

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