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Liste d’attesa, disagi senza fine: «Visita oculistica a marzo 2027»

di Gabriele Canovi

	Visita oculistica (foto Freepik)
Visita oculistica (foto Freepik)

La denuncia del famigliare di un ottantenne modenese: «Situazione alquanto imbarazzante, costretto a ricorrere al privato»

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MODENA.«Volete prenotare una visita oculistica a Modena? Bene, armatevi di tanta pazienza perché la prima data libera è a marzo 2027». Sì, avete letto bene: duemilaventisette. Per la precisione, 15 marzo 2027. Quindi fra circa cinquecento giorni; per l’esattezza 494. Un’eternità. A farsi da portavoce dei disagi – ormai tristemente noti – della sanità pubblica modenese ed a raccontare la propria esperienza è un cittadino di 80 anni: è lui il protagonista di questa storia che rappresenta, purtroppo, solo la punta di un enorme iceberg che riguarda centinaia e centinaia di famiglie.

Un problema ben noto

E infatti, gli ospedali modenesi spesso e volentieri sono “maglia nera” in regione nelle visite mediche programmate: basti pensare che, stando ai dati raccolti nella prima settimana di settembre sulle percentuali di puntualità negli ospedali dell’Emilia-Romagna per visite ed esami specialistici – numeri pubblicati sulla Gazzetta proprio il 10 settembre scorso – i pazienti modenesi si sono dovuti confrontare con tre ritardi ogni dieci prenotazioni in tempi brevi. Troppo, decisamente troppo.

La visita oculistica nel 2027

«Ma la sanità pubblica contempla ancora le visite oculistiche? – si chiede provocatoriamente un famigliare dell’ottantenne modenese che si è visto proporre la visita oculistica a marzo del 2027 – Un mio parente di ottanta anni, a pochi giorni dalla visita oculistica fissata a dodici mesi di distanza dalla prenotazione, si è trovato ad essere ricoverato in ospedale; mi sono quindi preoccupato di spostare telefonicamente la prenotazione sentendomi dire che la prima data disponibile era il 15 marzo 2027. “Duemilaventisette” ha scandito due volte l’addetto alle prenotazioni, quasi a sincerarsi che l’avessi capito bene. Mi sono ovviamente stupito nel sentirmi proporre una data così lontana e, devo dire, lo stesso impiegato è sembrato piuttosto imbarazzato. Il parente per cui telefonavo aveva aspettato un anno per la sua visita e mi sembra che già aver dovuto attendere tutto questo tempo non sia affatto una cosa normale. Ma, dovendo spostare la visita a causa di un ricovero ospedaliero, sentirsi dire che la prima data libera è a metà marzo del 2027 mi sembra oltrepassi di gran lunga il limite del tollerabile».

Soluzione immediata? Il privato

«Viene da domandarsi se le visite oculistiche facciano ancora parte delle prestazioni erogate dal sistema sanitario pubblico», sottolinea amaro questo cittadino modenese. Che ha poi provveduto a disdire l’appuntamento: «Come tanti altri a Modena, mi sono ritrovato costretto a ricorrere a una prestazione privata: non è possibile attendere così a lungo. Certo, si può provare a telefonare tutti i giorni sperando in qualche disdetta, ma – mi chiedo – come è possibile che ci si sia ridotti a ciò? Voglio aggiungere che è alquanto imbarazzante trovarsi a spiegare a un anziano di ottant’anni – che ha lavorato una vita versando regolarmente i contributi – che, di fatto, non può ricorrere al sistema sanitario pubblico per svolgere una normalissima visita oculistica e che, se non vuole attendere fino a marzo del 2027, deve effettuarla privatamente», conclude con amarezza.

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