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Mezzetti-Muzzarelli, nuovo scontro: «Ex Fonderie, i costi sono raddoppiati»

di Luca Gardinale

	I lavori alle ex Fonderie
I lavori alle ex Fonderie

Il sindaco durante la presentazione del Bilancio in Consiglio: «Impresa impegnativa senza che ci fosse un’idea sostenibile sulla destinazione. Non basta tagliare nastri...»

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MODENA. Una questione che lo preoccupa da tempo, anche perché i costi sono diventati insostenibili. Ieri – lunedì 25 novembre – Massimo Mezzetti lo ha però detto chiaramente, molto chiaramente: il progetto di recupero delle ex Fonderie, fiore all’occhiello della giunta di Gian Carlo Muzzarelli, è diventato un problema enorme, e per portare a termine un progetto non basta tagliare un nastro.

Il bilancio presentato dal sindaco

Un tema sollevato al termine dell’intervento del sindaco di Modena, che in Consiglio comunale ha illustrato le linee del bilancio di previsione. Un bilancio di “resistenza”, come definito dal sindaco stesso, che si approverà entro l'anno per garantire alla macchina comunale e alla città la piena operatività immediata dell’amministrazione. Un bilancio del volume complessivo di 438 milioni di euro, al cui interno trovano copertura tutti i servizi per i cittadini che sono stati ampliati e consolidati grazie alla manovra fiscale dello scorso anno. Nonostante gli ulteriori tagli ai trasferimenti da parte del governo, ha fatto notare il primo cittadino, meno un milione di euro che si aggiunge ai due milioni dello scorso anno, e il complessivo dimezzamento dei trasferimenti statali che ha caratterizzato questi ultimi dieci anni, il livello dei servizi rimane immutato. Il sindaco ha sottolineato che «in una fase in cui i costi crescono più delle entrate e il quadro nazionale rimane restrittivo, la priorità è garantire stabilità, continuità e affidabilità. È fondamentale quindi proteggere ciò che funziona, sostenere le fragilità sociali, tenere insieme una comunità che chiede risposte concrete alla propria amministrazione. Questo bilancio mantiene i livelli di servizio raggiunti e tutela parzialmente quella qualità della vita urbana che la nostra comunità si aspetta – ha aggiunto il sindaco – parzialmente sì, perché i nostri cittadini e noi stessi siamo legittimamente esigenti e avremmo bisogno di maggiori risorse per riuscire a rispondere ancora meglio alle domande che ci vengono rivolte». I modenesi potranno quindi contare su risorse per 67 milioni di euro per il welfare dopo che l’anno scorso, grazie alla manovra fiscale, sono stati destinati a questa voce 3 milioni di euro in più tra educazione e servizi sociali. La spesa corrente per nidi e scuole dell’infanzia supera i 46 milioni di euro con specifiche risorse destinate a inclusione, sostegno educativo e trasporti scolastici.

Investimenti: l’affondo sulle ex Fonderie

Sul fronte degli investimenti, il piano per il triennio 2026-2028 vale 101 milioni di euro di cui 64,7 già nel 2026. E qui arriva l’ennesima stoccata a Muzzarelli sulle Fonderie e sulla gestione del progetto: «Le esperienze maturate su interventi complessi – ha detto il sindaco in aula – come il grande cantiere del comparto delle ex Fonderie (i cui costi sono ad oggi raddoppiati dai 22 milioni di euro inizialmente previsti; una impresa di rigenerazione impegnativa senza che ci fosse una idea compiuta e sostenibile sulla destinazione e dunque sui relativi costi per gli allestimenti finali), lo dimostrano chiaramente – ha proseguito – opere di quella portata richiedono un governo attento di tutte le fasi, progettazione, governo dei costi durante le fasi di cantiere e, soprattutto, sostenibilità gestionale dopo il recupero». Parole molto dure, insomma, così come la stoccata finale al predecessore: «Un’opera è davvero riuscita – chiude Mezzetti – non solo quando la si inaugura e si tagliano i nastri in favore dei fotografi, ma anche quando la sua progettazione prevede che la sua gestione successiva non crei nuovi buchi di bilancio, quando le funzioni che vi si insediano generano utilità, quando gli oneri di manutenzione rimangono sostenibili».