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Rigenerazione urbana

Case e supermercati di quartiere: ecco i nuovi progetti per la città, a partire dall’ex Terim

di Luca Gardinale

	L'ex Terim a Baggiovara
L'ex Terim a Baggiovara

Alla scadenza della sconda finestra temporale, sono state 11 le manifestazioni d’interese presentate nell’ambito dell’Avviso pubblico per l’attuazione del Piano urbanistico generale del Comune di Modena: tra le proposte anche uno studentato in zona Attiraglio

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MODENA. C’è l’ex Terim di Baggiovara, che già due mesi fa, in assemblea di quartiere, aveva dato una speranza di riqualificazione alla frazione. Ma poi c’è tanto altro: soprattutto case, ma anche supermercati di quartiere e store extralimentari per rilanciare 11 “pezzi” della città di Modena. Alla scadenza della seconda finestra temporale, sono state infatti 11 le manifestazioni d’interesse presentate nell’ambito dell’Avviso pubblico per l’attuazione del Piano urbanistico generale del Comune di Modena, promosso con la finalità di attivare interventi di rigenerazione urbana.

Sindaco e assessore

Le proposte, che da questo momento passano al vaglio degli uffici per l'analisi degli elaborati, abbracciano alcuni grandi comparti in disuso della città – sia nelle parti centrali che in periferia – e riguardano progetti potenzialmente in grado di dare nuova vita a luoghi molto significativi di Modena. «Sono molto soddisfatto che tra le proposte giunte ci sia quella che riguarda l’ex Terim di Baggiovara – specifica il sindaco Massimo Mezzetti – un intervento molto atteso dalla comunità della frazione e di cui avevo discusso nell’assemblea con i cittadini dello scorso settembre, prendendo l’impegno per fare in modo che venisse avanzata una proposta tra quelle della seconda finestra. Dopo tante promesse, finalmente ci si potrà confrontare su un progetto concreto. Da qui si parte per dare un futuro a quell’area». Soddisfazione anche dall’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari: «Riteniamo molto importanti le proposte giunte in questa seconda finestra – spiega – perché alcune di queste attuano interventi di rigenerazione che possono cambiare il volto di intere parti di città. Gli uffici entreranno ora nel merito di tutti gli elaborati, ma mi sento di dire che gli investitori privati stanno cogliendo la sfida di una rigenerazione che, per essere tale, attua cambiamenti di grande portata avendo ben chiaro l’equilibrio tra sostenibilità economica e interesse pubblico sia nella dimensione dell’edilizia sociale che in quella della creazione di aree verdi così evidenziate dal percorso di Sei la mia città».

Luoghi e progetti

Le proposte progettuali si caratterizzano per la presenza di edilizia residenziale sociale, cogliendo l’indicazione prioritaria contenuta nell’Avviso, ovvero quella di incrementare e qualificare l’offerta Ers. Ma quali sono le aree al centro degli 11 progetti e quali le proposte? Alcune proposte presentano interventi articolati su più edifici, anche non confinanti. Fra queste, una proposta che comprende anche usi commerciali di medio-piccole strutture di vendita, previste in sostituzione di due fabbricati produttivi dismessi, in via Cimarosa e in via Fossa Monda, e cedendo al Comune la Borsa Merci in via Canaletto sud, con la finalità di utilizzarla per usi di servizio del quartiere. Tra le proposte, anche la rigenerazione dell’ex Terim a Baggiovara, fabbricato che ospitava un’azienda dove si realizzavano cucine, che propone una significativa desigillazione dell’area e la realizzazione di un comparto residenziale concepito senza recinzioni, che comprende una quota di edilizia residenziale sociale e di alloggi temporanei a supporto dell’ospedale di Baggiovara, la realizzazione di una medio-piccola struttura commerciale e un’ampia superficie a verde pubblico. Altre proposte riguardano l’ex area industriale di via Toscanini, dove l’intervento è di tipo residenziale con una quota di Ers, in due aree del rione Sacca (in via Attiraglio e alle ex Officine Rizzi) dove, accanto a due medio-piccole strutture di vendita viene proposta la realizzazione di uno studentato. Tra le aree al centro del progetto di rigenerazione che passa dalla seconda parte dell’Avviso pubblico urbanistico c’è anche una via che si trova all’ingresso ovest del cuore di Modena: viale Storchi. In particolare, nel viale, attraverso la relativa manifestazione di interesse viene proposto un intervento che rigenera un isolato attualmente caratterizzato da grandi capannoni dismessi che si affacciano sulla strada, trasformando un tessuto compatto e impermeabilizzato in uno spazio articolato, con edifici residenziali che si affacciano su spazi pubblici e superfici verdi aperte alla città, in una zona particolarmente interessante perché prossima al centro storico. Ma sono diverse le zone al centro delle 11 manifestazioni di interesse arrivate in Comune: in particolare, altre proposte più circoscritte riguardano interventi di demolizione di fabbricati dismessi, con proposte di trasformazione per usi residenziali e/o commerciali in viale Monte Kosica, alla Madonnina tra via Emilia e strada Barchetta, ad Albareto, in via Chiavari e in via Giardini a Baggiovara.

I prossimi passaggi

Ora, come avvenuto per la prima fase del bando, per le proposte parte una procedura istruttoria da parte dell’Ufficio di Piano e poi sarà il Consiglio comunale che dovrà approvare l’ammissibilità ai futuri accordi operativi (che verranno a loro volta approvati dal Consiglio), prevedendo per ognuna eventuali condizioni e prescrizioni che tengano conto del beneficio pubblico.

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