Gazzetta di Modena

Modena

L’aggressione choc

«Don Rodrigo salvo per pochi millimetri»

D.M.

	Don Rodrigo sul letto dell'ospedale
Don Rodrigo sul letto dell'ospedale

Il sacerdote accoltellato alla gola in centro a Modena parla dall’ospedale: «Sto bene, grazie per i soccorsi e le cure». Il primario: «La lama si è fermata a pochi millimetri dalla carotide, altrimenti sarebbe stata letale»

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. È salvo per alcuni millimetri don Rodrigo Grajales Gaviria, il sacerdote colombiano 45enne, cappellano della comunità latinoamericana e collaboratore nella parrocchia di San Giovanni Evangelista, aggredito martedì 30 dicembre in via Castelmaraldo, nei pressi del centro di Modena. Un uomo gli si è avvicinato e l’ha accoltellato alla gola, lasciandolo a terra sanguinante. Per fortuna i soccorsi sono stati tempestivi: è stato portato subito all’ospedale di Baggiovara, dove è stato operato d’urgenza e ora è fuori pericolo.

Il medico

Stamattina, mercoledì 31 dicembre, il dottor Roberto Silingardi, direttore della Chirurgia vascolare, ha spiegato che «la lama fortunatamente è arrivata a qualche millimetro dalla carotide, e non c’è stato un sanguinamento improvviso, che sarebbe stato letale. Le lesioni hanno interessato vasi più piccoli, che sono stati suturati”. Lo stesso medico ha detto che c’è stato «un bel miracolo»: sarebbe bastato pochissimo per trovarsi in una tragedia.

Il sacerdote

Don Rodrigo si è presentato ai giornalisti nel letto in Chirurgia vascolare sorridente e di buon umore: «Non ho visto chi mi ha colpito, non so chi sia. Ma sto bene, ringrazio tutti quelli che mi hanno dato una mano. In mezzo a questa sensazione di morte, ho trovato la forza nella vita dei modenesi: in quelli che mi hanno soccorso e, in ospedale, in tutte le persone che si sono adoperate per proteggere e curare la mia vita. Per questo ringrazio il Signore: ciò che ho incontrato in ospedale, è qualcosa che non si può dare per scontato. Ringrazio il buon Dio e tutti voi. Oltre al coraggio che mi viene dal Signore, c’è quello che mi arriva da tutte le persone che ho incontrato. E da quelli che pregano per me. Buon inizio anno, e tante benedizioni a tutti»

La solidarietà

In una nota, la Diocesi esprime «gratitudine per i numerosi messaggi di solidarietà che, nelle ultime ore, sono pervenuti dalle istituzioni e da diversi settori della società». Stamattina anche il sindaco Massimo Mezzetti e la vice Francesca Maletti sono venuti a trovare don Rodrigo in ospedale. «Dopo il risveglio, don Rodrigo ha avuto un lungo colloquio con le forze dell’ordine per fornire elementi utili alle indagini – spiega don Graziano Gavioli, parroco di San Giovanni Evangelista – il suo morale è buono: scherza e saluta tutti, ringraziando ciascuno per le preghiere e l’affetto. Ringraziando Dio, per quanto la ferita al collo fosse estesa, non è stata così profonda da mettere la sua vita in pericolo. Pare che non si sia trattato di una rapina, ma di una vera e propria aggressione. Confidiamo nella perizia delle indagini per risalire all’autore di questo crimine e al movente».

I carabinieri sono tuttora a caccia dell’aggressore.