Modena all’esame Sampdoria, Bisoli: «Uniti nell’emergenza»
Il tecnico: «Nonostante le numerose assenze siamo pronti, il modulo resta lo stesso Gara da giocare con giudizio e testa contro una candidata a vincere il campionato»
MODENA. Il Modena torna oggi in campo al Braglia contro la Sampdoria e giorno e orario, domenica ore 15, hanno il sapore del calcio di una volta. Peccato che una parte dello stadio, la curva ospiti, sarà vuota causa il divieto di trasferta ai tifosi della squadra ligure e, se per il Modena può essere un vantaggio, la coreografia del match ne risentirà. Come sottolinea anche Pierpaolo Bisoli: «Ci sarebbe stato il pubblico delle grandi occasioni, invece così il calcio italiano fa una brutta figura a livello europeo. L’assenza del tifo ospite magari è un vantaggio per noi, a parte il danno economico per la società, però a me dispiace, perché gli sfottò e le rivalità ci stanno, però avversari sì, nemici mai».
Mister, visto il numero degli infortunati, non è esagerato parlare di emergenza.
«Da questo punto di vista il nostro percorso somiglia sempre più alle montagne russe. Con gli infortuni però bisogna convivere, da settimane predico pazienza. Potevano essere preventivabili quelli dei giocatori che hanno fatto poca preparazione, mentre ad appesantire la situazione sono i quattro infortuni di natura traumatica. Così alla fine mi mancano nove giocatori».
Malgrado le tante assenze, pensa di confermare il modulo con quattro difensori e tre uomini dietro la punta?
«Voglio dare continuità a questa scelta tattica nonostante le assenze, e per il sottopunta che mi manca potrei schierare Duca o un ragazzo della Primavera, o inventarmi qualcosa. D’altronde la strada è giusta e mi sembra logico continuare così».
Già, la strada della continuità.
«Infatti avevo detto che ci volevano almeno otto o nove partite prima di vedere i risultati del nostro lavoro. Anche se per adesso la continuità è data soprattutto da quei giocatori che hanno fatto tutta la preparazione dall’inizio».
Viste le assenze nella sua squadra e un’avversaria in grande crescita, ha studiato un approccio più prudente?
«Confermando quattro attaccanti in campo, non si può certo parlare di schieramento prudente. Abbiamo però preparato alcune contromisure, nel senso che certe scalate fatte contro la Juve Stabia non ce le potremo permettere, perché lasceremmo troppo campo per le loro ripartenze. Grazie pure ad alcuni ragazzi della Primavera, molto bravi a tenere alto il livello dell’allenamento, ci siamo preparati a giocare stando in non più di quaranta metri, sempre molto compatti per controllare i loro esterni, gente da Serie A alla quale non puoi lasciare troppi spazi. Pronti quindi a salire alzando le linee tutte insieme, cercando anche di tenere gli avversari il più lontano possibile dalla nostra area, sennò potremmo avere grossi problemi, poi giocare sul ritmo, palla a terra».
Anche perché, davanti, la Sampdoria ha una coppia di attaccanti molto pericolosa.
«La più forte della categoria, non ci sono dubbi. Tutto l’organico comunque è da promozione e con Sottil hanno cambiato il modo di giocare, adattandosi alla realtà della Serie B. Noi però dobbiamo affrontare la Samp con rispetto, mai con paura, senza perdere le nostre qualità, senza concedere nulla. Con la Juve Stabia un paio di volte ci è andata bene, ma con la Samp non sarebbe così».
Un commento sugli arbitraggi.
«Non li commento mai, anche se i miei subiscono più falli e se le mie urla, rivolte ai miei, a volte vengono… equivocate».