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Airbag difettosi, non solo Citroen, Ds e Volkswagen: ecco tutte le auto richiamate e cosa fare

Airbag difettosi, non solo Citroen, Ds e Volkswagen: ecco tutte le auto richiamate e cosa fare

Federconsumatori rilancia l’allarme: «Anche Nissan, Skoda, Seat e Audi, siamo sommersi di segnalazioni». Le richieste al ministero dei trasporti e alle case produttrici. Nel Modenese centinaia di clienti sono senza auto sostitutiva e risposte

30 maggio 2024
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MODENA. Era stata la prima a portare all’attenzione il tema delle auto richiamate a causa degli airbag difettosi, prima concentrandosi sulle segnalazioni ricevute dai proprietari di Citroen e DS Automobiles, poi aggiungendo le richieste d’aiuto rivolte dai clienti Volkswagen.

Federconsumatori Modena oggi rilancia il grido d’allarme, alla luce dei problemi ancora irrisolti e di un numero sempre in aumento di persone che ricevono lettere di richiamo dell’auto. 

Una situazione denunciata anche dal Codacons di Modena negli ultimi giorni, con particolare riferimento alle Citroen C3.

LA RICHIESTA DI FEDERCONSUMATORI MODENA

«La vicenda, di giorno in giorno, vede crescere il numero delle aziende automobilistiche coinvolte», spiega Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena.

«A Modena – aggiunge – sono oltre 200 i clienti che ci hanno contattato, in grande prevalenza di Citroen. Tra di loro un centinaio hanno deciso, nostro tramite, di contestare a Citroen la mancata previsione di tutele per i propri clienti. L'impreparazione di Citroen è in questa fase enorme, con comunicazioni improbabili e diversificate ai clienti su tempi e modi dell'intervento. A tanti è stato proposto l'acquisto di una nuova auto, con uno sconto che in diversi casi non si discosta però di molto da quelli normali praticati sui prezzi di listino. Ai nostri centralini arrivano i casi di clienti esasperati, che non possono cessare l'utilizzo dell'auto, né permettersi il noleggio di una diversa vettura. Sconsigliamo decisamente il fai da te, specie se attuato con modalità che aumenterebbero i rischi per gli automobilisti, sia sul fronte dei rischi per la salute che economici». 

LA NOTA DI FEDERCONSUMATORI

Sul tema è intervenuta con un comunicato ufficiale Federconsumatori nazionale: «Sono passate due settimane da quando abbiamo chiesto alle aziende automobilistiche coinvolte dal caso degli airbag difettosi (prodotti dalla società Takata) un incontro urgente per affrontare le numerose criticità e i disagi di cui i cittadini sono vittime. Nel frattempo, siamo stati letteralmente sommersi dalle segnalazioni degli utenti coinvolti, che riguardano ormai numerose case automobilistiche, tra le quali, oltre alle citate Citroen e DS Automobiles, Volkswagen, Nissan, Seat, Skoda e Audi. Sarebbe utile, in tal senso, che il ministero dei Trasporti pubblichi nell’apposito albo dei richiami tutti i modelli di auto coinvolti; non ci spieghiamo francamente perché non sia stato ancora fatto! Abbiamo inviato oggi formale invito al ministro affinché si provveda alla pubblicazione, nonché invitandolo a farsi promotore delle istanze dei moltissimi consumatori coinvolti nei confronti delle società che hanno attivato le campagne di richiamo, al fine di assicurare ai cittadini la migliore tutela e il ristoro dei disagi e dei danni che stanno subendo».

«I cittadini, esasperati dall’attesa e dall’impossibilità di utilizzare la propria auto chiedono a gran voce di ottenere il riconoscimento dei propri diritti – prosegue la nota – per questo abbiamo chiesto alle società di provvedere, in attesa della sostituzione del pezzo, alla fornitura di un’auto sostitutiva o al rimborso del noleggio di un’automobile. È del tutto impensabile che i cittadini coinvolti debbano sommare al disagio di non poter utilizzare la propria auto, anche l’onere di procurarsene e pagarne un’altra. Per questo invitiamo tutti i cittadini coinvolti a rivolgersi alle nostre sedi e, in ogni caso, a conservare tutti gli eventuali giustificativi delle spese sostenute per sopperire al mancato utilizzo della propria automobile: ricevute di taxi, del noleggio auto, del car sharing o dell’abbonamento ai mezzi pubblici».

«È necessario ed urgente – conclude Federconsumatori – risolvere inoltre la questione relativa alla circolazione dei mezzi coinvolti: se, con la lettera di richiamo, la casa automobilistica invita gli utenti a sospendere immediatamente la guida del veicolo, non può pretendere poi che, a bordo del suddetto veicolo, l’automobilista si rechi presso l’autofficina autorizzata. È una contraddizione lapalissiana, evidente, che suona quasi come una presa in giro per i cittadini coinvolti. Per questo sarebbe doveroso, da parte delle case automobilistiche, il prelievo del veicolo con un carro attrezzi per provvedere al trasporto presso le autofficine autorizzate. In attesa di risposte da parte delle aziende, che non mancheremo di sollecitare, stiamo studiando ogni iniziativa, anche di carattere legale, utile a tutelare i diritti dei cittadini coinvolti da questa vicenda».