Gazzetta di Modena

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Il colpo di scena

«Né aggressione né violenza sessuale»: per la Procura il caso di Vignola è un’invenzione

di Mattia Vernelli

	I portici sotto i quali la donna aveva detto di essere stata aggredita
I portici sotto i quali la donna aveva detto di essere stata aggredita

La donna aveva denunciato quanto subìto in centro la sera del 25 giugno. Il procuratore capo Luca Masini: «Notizia di reato totalmente infondata, in corso dovuti approfondimenti per chiarire le motivazioni della denuncia»

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VIGNOLA. «A seguito di approfondite indagini preliminari, la Procura di Modena ha formalizzato la richiesta di archiviazione per totale infondatezza della notizia di reato relativa all’aggressione e violenza sessuale denunciata a Vignola nella serata del 25 giugno, per la quale la presunta vittima aveva proposto denuncia contro ignoti». È svolta sul caso che ha scosso per settimane la comunità vignolese: secondo la Procura di Modena la sera del 25 giugno in via Portello non ci sarebbe stata alcuna violenza sessuale.

Il colpo di scena dopo denuncia e proteste

Nulla di quanto era stato denunciato si sarebbe verificato: l’inseguimento da parte dell’aggressore iniziato dal centro storico, l’aggressione nella zona delle piscine, la violenza sessuale perpetrata in via Portello. Una ricostruzione dei fatti, secondo la Procura, «totalmente infondata». Da capire le ragioni che hanno spinto la donna a presentare denuncia: «Sono in corso i dovuti approfondimenti investigativi finalizzati a chiarire le motivazioni che hanno determinato la denunciante a proporre querela», scrive ancora il procuratore capo Luca Masini. Il fatto aveva generato un terremoto mediatico e politico. Alcuni giorni dopo l’accaduto era stata organizzata una fiaccolata a cui avevano aderito più di 300 cittadini. Davanti al municipio, era andato in scena un acceso botta e risposta tra la sindaca Emilia Muratori e i manifestanti sul tema della sicurezza. Le forze di opposizione avevano inoltre chiesto la convocazione di un Consiglio comunale in seduta aperta, che si terrà stasera alle 20.30.

Le parole della sindaca Emilia Muratori

«La nostra prima reazione è stata di sollievo – ha commentato ieri la sindaca – per la giovane prima di tutto che, alla fine, non ha dovuto subire nulla di quanto era stato raccontato. Qualcuno dovrà rispondere della trepidazione suscitata nella popolazione, ma anche i politici che, in queste settimane, hanno acceso il fuoco delle tensioni sociali dovranno interrogarsi sul loro operato. Le immagini delle telecamere, messe a disposizione da subito dagli agenti della polizia locale dell’Unione, sono state decisive per ricostruire ogni attimo di quella serata». La sicurezza, aggiunge la sindaca, «è un tema cruciale per le nostre comunità, come amministratori non lo abbiamo mai sottostimato. Rimangono, però, il grave danno di immagine procurato alla nostra città e gli insulti minacciosi rivolti, via social e anche in presenza, agli amministratori e alla sindaca Emilia Muratori, in primis», conclude l’Amministrazione.

Le reazioni del mondo politico

I parlamentari modenesi del Pd Enza Rando, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra esprimono «vicinanza alla sindaca Muratori, che ha saputo affrontare con serietà e misura una fase difficile, tenendo ferma la barra del lavoro istituzionale. A Vignola serve adesso serenità, e il rispetto della verità». Il Pd di Vignola condanna «Lega e Fratelli d’Italia che ancor prima che la verità emergesse, si sono affrettati a cavalcare l'onda dell'indignazione, alimentando paure e tensioni con dichiarazioni irresponsabili e prive di fondamento». Anche il consigliere regionale ed ex sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli è intervenuto, criticando i partiti al Governo per avere «strumentalizzato», quando invece «dovrebbero essere loro a rendere conto delle inadempienze visto che la sicurezza è un tema reale, su cui serve il massimo impegno, ed è di competenza del Governo nazionale. Che diano personale per le forze dell’ordine in numero adeguato a un territorio provinciale come il nostro con la Questura in fascia A».

Una “marcia dell’Unione” contro la strumentalizzazione

Alla luce della svolta, è stata organizzata per la serata di domani - martedì 15 luglio - da parte della cittadinanza “La marcia dell’Unione” con arrivo a alla chiesa Plebana e partenza dalle 19 da vari punti della città. «Vogliamo esprimere il nostro distacco dalla strumentalizzazione politica e narrazione razzista scatenata dall’episodio», scrivono gli organizzatori.